Cominciamo dalle basi. Cos’è il Seo? Seo significa Search Engine Optimization, tradotto in parole povere significa avere il proprio sito/blog/forum indicizzato sui motori di ricerca come Google.
A questo punto sarebbe doverosa una spiegazione su come funziona Google, ma credo che dedicherò a questo argomento un post a parte. Per il momento sappiate solo che se qualche sedicente professionista vi comunica che per l’irrisoria cifra di 2000/3000 euro vi mette il vostro sito primo in Google, voi potete tranquillamente ridergli in faccia.
La Seo non è una scienza esatta, si tratta più che altro di consigli che, se seguiti bene, possono aiutarvi a raggiungere dei risultati. E Google aiuta i suoi utenti (quasi… dipende… ehm, cof cof, chiedete a Giorgio Tave cosa ne pensa eh) e offre degli strumenti che aiutano l’indicizzazione.
Detto questo quando ho aperto questo blog ho deciso di usarlo in maniera sperimentale. Nel mio corso di Web-Marketing e Comunicazione ero forse la più aggiornata sulla questione Social Network (sono un po’ ovunque sui social media, perché essendo nerd non ho una vita), ma ero indietro nella parte Seo.
La sfida che mi sono predisposta era questa: posso indicizzare il mio blog, solo con le mie forze, senza usare gli strumenti di Google? Solo attraverso i social media, usando trucchetti seo di base?
La risposta è sì.
Il primo post del blog è del 15 giugno 2011 e ad inizio luglio ero già indicizzata su Google.
Come ho fatto?
- Prima di tutto ho usato la piattaforma WordPress che è la migliore dal punto di vista indicizzazione, inoltre il mio blog non ha un dominio ed è stato ospitato proprio da wordpress.com che, di per sè, mi ha aiutato (il dominio wordpress.com garantisce a Google una certa qualità).
- Ho usato un template che non fosse pesante da caricare, che fosse ordinato e lineare e che si leggesse bene (più le persone passano tempo a leggere sul blog, più questo mi aiuta per l’indicizzazione. Se io avessi un template rosso fuoco e scrivessi in rosa shocking, le persone non riuscirebbero a leggere niente e quindi se ne andrebbero molto velocemente).
- Quando scrivo un post faccio in modo che il titolo del mio post abbia un collegamento con ciò che effettivamente ho scritto nel blog e la stessa cosa vale per i miei tag che sono in correlazione con le categorie.
- Uso il grassetto e l’italico e soprattutto cerco di usare immagini e video. E’ utile anche poter utilizzare liste come questa e magari il tag </* blockquote >. La cosa più importante comunque rimane il contenuto di ciò che viene scritto: bisogna scrivere bene (errori grammaticali e consecutio temporum sono importanti) e deve essere interessante, altrimenti non si avranno lettori.
- Twitter (ma anche Facebook e Google+). Non ho moltissimi followers, poco più di 200, ma non è neanche la quantità che conta, ma la partecipazione delle persone che mi seguono.
Io uso Klout, che è uno strumento che mi aiuta a misurare la mia influenza sui Social Network e sebbene non sia preciso, mi dice che la mia “true reach” è di 134, cioè i miei followers seguono con interesse ciò che dico e ne discutono e a loro volta condividono, aiutandomi quindi nell’indicizzazione del blog.
Dopo un mese e mezzo di blog, quindi quali sono i risultati?
Le statistiche di WordPress dicono che ho avuto 382 visite totali, il 27 giugno ho raggiunto un picco di 92 persone, i miei due articoli sul G8 sono stati i più letti del mese e la scorsa settimana ho avuto +853% di visite di media.
Cercando su Google le cose si fanno leggermente più complicate, visto la faccenda delle ricerche personalizzate, ma per completezza vi riporto i miei risultati.
Magari provate voi a vedere dove mi vedete cercando le seguenti parole chiavi (quelle in grassetto) su Google e scrivetemi i risultati, sarà interessante compararli (e questo post rimase senza commenti…)
Se sono loggata con il mio account di Google e cerco AcrossNowhere il blog è il mio primo risultato, poi Tumblr e infine Twitter.
Se cerco AcrossNowhere dal mio IPhone e quindi scollegata prima mi appare Twitter, poi Tumblr e infine il blog.
Cercando su Google “Mad Men, i matti di Madison Avenue” mi trovo come primo risultato sia sul PC che sull’Iphone. Sono in prima pagina, ma non in prima posizione con le parole chiave “Carlo Giuliani non è un eroe“.
Anche la mia critica al locale Storico di Genova è in prima pagina (primo risultato se sono connessa) con le parole chiave “Cafè Storico Lounge“.
Sono nei primi risultati anche cercando “Ricordando Genova 2001“.
E questo è tutto, gente! Nella prossima puntata… “IPhone versus Android” (non c’è niente di meglio di un bel flame per indicizzare un blog 😛 )