Avevo in mente di fare un post sulle Newsletter, ma dovrà aspettare, perché c’è qualcosa di più urgente. La giornata è partita come al solito: arrivo in ufficio, accendo il pc e poi mi connetto a Twitter. Neanche il tempo di riuscire a collegare i neuroni che scopro l’agghiacciante novità: Nonciclopedia ha chiuso.
No, fermi tutti. La mia nonciclopedia ha chiuso?
E perché? Attimi di panico. Ripenso ad Encyclopedia dramatica e alla sua trasformazione in “Oh, internet” e la sola l’idea mi terrorizza. Poi leggo: la colpa è di Vasco Rossi e dei suoi avvocati e di una caccia alle streghe dannosa e inutile.
Nonciclopedia è un sito di satira (forse più umorista che satirico) ed è fatto da moltissime persone esattamente come wikipedia. Può piacere o meno, ma Nonciclopedia deve restare lì dov’è. Ha resistito agli attacchi della Chiesa, agli attacchi del Moige e anche a quelli della politica e ora si sono dovuti arrendere per colpa di Vasco Rossi. La chiusura di Nonciclopedia è una cosa estremamente grave, non può essere che un attentato alla libertà di espressione, perché di questo si tratta.
Non solo chiudere Nonciclopedia è stata vera e propria censura, ma Nonciclopedia è anche un sito molto amato dagli internauti e non è mai un bene far incazzare chi naviga, perché, parafrasando Kill Bill…
Io sono un internauta, un internet-users bastardo, tu lo sai. E ci sono delle conseguenze quando spezzi il cuore ad un internet-user, soprattutto se è un power-user.
E infatti per le conseguenze non abbiamo neanche dovuto aspettare molto. Si è vista subito la rabbia di quelli che si sono risentiti di questo gesto, sia perché non voglio censura sia perché amano Nonciclopedia.
E qua comincia il social disastro, come giustamente l’ha definito la mia cara amica Sara, io l’ho definito l’incubo per chiunque sia un Community o un social Media Manager.
Twitter e l’hashtag: #vascomerda
Fin da subito è parso chiaro quale fosse l’hashtag ufficiale di questa simpatica vicenda: #vascomerda . Erano accompagnati così la gran parte dei Tweets su questa vicenda, alcuni dei quali anche miei. Tra i più belli che ho letto c’è quello di Yakutweet: #vascomerda fa chiudere il sole perché l’alba non è abbastanza chiara. Ma in linea di massima come al solito il web si è scatenato e ha dato il meglio di sé.
Ed è andato al di là delle più rosee aspettative.
L’hashtag #vascomerda è diventato così potente che in poche ore è arrivato tra i trending topic MONDIALI e per un bel po’ è rimasto anche primo.
Facebook e la pagina Fan ufficiale
Nel remoto caso che voi non lo sappiate: Vasco Rossi ha una pagina fan ufficiale di facebook dove, a seconda della settimana, se la prende un po’ con chi gli capita a tiro. Qualche tempo fa del suo scontro unilaterale con Ligabue ne avevano parlato anche i telegiornali (unilaterale perché Ligabue non l’ha manco degnato di una risposta). Quindi stamattina, per la prima volta nella mia vita, ho aperto la pagina ufficiale di Vasco Rossi, per vedere com’era l’atmosfera.
Neanche nelle più scatenate fantasie avrei pensato una cosa del genere: fans che dicevano basta e che parlavano di grosse delusioni, moltissime persone che lo chiamavano pagliaccio, gente che ponderava sulla maturità di questa persona che ora si definisce social rocker (uhsignur).
Ho visto gente per altro che si lamentava che molti messaggi sono stati cancellati. Credo che chiunque sia dietro la pagina di Vasco Rossi abbia provato stamattina a contenere i danni, ma poi deve essersi suicidato per la disperazione. Per un certo periodo di tempo per altro i commenti non si potevano visualizzare e gli unici post ad apparire in bacheca erano i post di Vasco stesso, tra cui la sua nota sull’accaduto in cui alla fine di tutto dava la colpa a Nonciclopedia stessa, ricordando che libertà di espressione non significa insulto gratuito. Sì e c’è un’altra precisazione da fare: ci sono persone col senso dell’umorismo, capace di ridere di sé stesse e chi invece no e fa la figura della persona triste e desolata. Non si può fare la rockstar solo quando fa comodo (e comunque “brrr” a definire Vasco una rockstar).
Vasco Rossi contro Nonciclopedia: In giro per la rete
Chi ne sta parlando di questa vicenda? Direi un po’ tutti: Repubblica, Il corriere della Sera, La Stampa, Il Post, MarketingArena, Lega Nerd… E là dove c’è la possibilità di lasciare un commento, alla fine il sentimento è sempre quello: ma perché Vasco Rossi non sta a guardare i lavori in corso come fanno tutti quelli della sua età? C’è anche un’alternativa comunque: la bocciofila.
Edit del 4 Ottobre 2011: Nonciclopedia ha riaperto. La portavoce ufficiale di Vasco Rossi ha comunicato che ritireranno la querela.