Su Twitter c’è un mare di utenti diversi, ognuno con la sua storia e con i suoi tweets e per ogni utente Twitter c’è almeno una guida marketing su come aumentare i propri followers, le regole sono sempre le stesse: usate un’immagine profilo, compilate una buona bio, scrivete e soprattutto chiacchierate.
Ma non voglio parlare di questo. Ho bisogno di togliermi dei sassolini e quindi ecco le abitudini degli utenti Twitter che mi fanno più irritare e che valgono un NonFollow (o un Defollow) (o un BLOCK).
1. Team Follow Back
Twitter è un social media libero. Su Twitter voglio seguire persone interessanti, persone che mi piace leggere, con cui mi piace discutere. In sostanza voglio scegliere chi seguire. Non ti seguo, perché tu mi segui. Tanto più che il tipico utente Team Follow Back spesso non ha niente di interessante da dire, vuole solo followers. Quindi se sulla tua bio c’è scritto “Team Follow Back”, io eviterò il follow come un vampiro evita l’aglio.
1bis. Mi segui e poi mi defollowi due giorni dopo (variante di Team Follow Back)
La prima cosa che faccio quando noto di aver acquisito un followers è andare a vedere chi mi ha seguito. A volte capita che mi trovi davante una persona interessante e decida di fare il follow a mio a volta, a volte invece capita che non sia interessata e che decida di non ricambiare il follow. Come ho scritto al primo punto, voglio seguire persone che mi piace leggere e con cui mi trovo in sintonia e a volte questo non capita, non è una colpa, è semplicemente una constatazione. Però immagino che se qualcuno mi abbia dato il follow, lo abbia fatto per un motivo, lo abbia fatto perché qualcosa che ho scritto lo ha colpito. Ovviamente cambiare idea capita, voglio dire oggi ho scritto che ascoltavo “Scusa” di Paola e Chiara (chiaramente motivo di defollow immediato, mi defollowerei da sola se potessi), ma per la maggior parte dei casi questa è un’altra parte faccia del FollowBack.
2. Non rispondi alle mentions
Come ho già detto e come ho già ripetuto, seguo le persone che mi interessano e ciò non significa che queste persone mi debbano per forza seguire a loro volta, ma per me è importante che si ricevano risposte alle mentions. Non c’è scusa che tenga per non rispondere alle mentions. Ho ricevuto risposte e RT da VIP Hollywoodiani (non sto scherzando: Martha Plimpton, Josh Charles e Leslie Bibb tra i vari), quindi non c’è proprio motivo per cui tu, che ti definisci social media guru, non debba rispondermi quando ti lancio una mention. Può capitare una o due volte, poi scatta automaticamente il defollow. Quelli che non rispondo alle mentions sono narcisisti e quindi vanno evitati come la peste.
N.B. I narcisisti si possono riconoscere fin dall’inizio: controllate che ci siano mentions e RT nelle loro timeline.
3. Mi segui, ti seguo a mia volta e smetti di seguirmi subito dopo
Non sei furbo, perché capisco subito il giochino che hai fatto e questa è una carognata che merita un defollow immediato.
4. Ti prendi meriti non tuoi
Essere brillanti in 140 caratteri può essere difficile, ma questo non ti autorizza a tradurre battute dall’inglese e spacciarle come tue. Questa è una moda fin troppo comune su Twitter ultimamente, ma a me non si frega, perché capisco quasi sempre quando una battuta è copiata. Sto sempre attenta a dare i crediti a chi di dovere, per me è una questione di rispetto e non usare lo stesso rispetto verso altri è motivo di defollow.
5. Fai commenti razzisti/sessisti/omofobi e in generale sei di mente ristretta
Be’ non c’è molto da dire. Sui Social network voglio evitare di circondarmi di gente tossica. In questo caso arrivo ad usare la funzione Block.
6. Non sai scrivere
L’errore può capitare a tutti, ma conoscere la grammatica e la consecutio temporum sono valori fondamentali per me, inoltre non approvo le abbreviazioni con le KAPPA (salvo rari casi in cui il messaggio è più importante della forma). Questo problema ce l’ho anche con i following inglesi che confondono You’re/Your: se io li uso nel modo giusto, non vedo perché voi dovete usarli ad minchiam.
7. Il design del tuo profilo Twitter fa piangere
Io dico no al giallo fosforescente e all’abbinamento rosso/nero. Dico no anche agli sfondi che si ripetono. E dico un grosso no agli sfondi “COMPRATE IL MIO LIBRO! USUFRUITE DEI MIEI SERVIZI! GUARDATE COME SONO BELLO!”. Il design della pagina twitter fa molto, regolatevi di conseguenza.
8. Mi intasi la timeline
Capisco che trovare un equilibrio su quanti e quali Tweets siano materiale da condivisione sia difficile, capisco anche che ci siano delle volte in cui ci sia moltissimo da dire, ma più di 40 Tweets l’ora è TROPPO: la maggior parte dei clients Twitter per cellulari scarica un massimo di 200 tweets e non possono essere tutti di una stessa persona.
9. Segui soprattutto i VIP e interagisci con loro, chiedendo RT a caso
No. E’ inutile. A Fiorello di te non gliene frega proprio niente. E neanche a me frega molto di vedere i tuoi monologhi con Fiorello.
Bonus Point – Sei uno di quelli che si lamenta di Twitter? Ottimo. Disiscriviti.
E questo, miei cari amici, è perché ho solo 399 followers dopo più di tre anni su Twitter (però ai miei followers voglio bene).
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