Qualche tempo fa, in una conversazione con Skande, dissi che il “lei non sa chi sono io” è stato recentemente sostuito con il “lei non sa quanti followers ho io”. Come se avere un sacco di followers significasse veramente qualcosa. Vi ricordate la faccenda poernano? Enough said, dicono gli inglesi.
Ora dirò una cosa: se volessi potrei aumentare esponenzialmente i miei followers in pochi giorni, senza comprarli.
In questo momento il mio orologio segna le 22 e 22 del 3 gennaio 2013 e da questo momento comincia un piccolo esperimento scientifico sui followers di Twitter. Questo post, ve lo anticipo subito, voglio mandarlo online mercoledì prossimo (9 gennaio) venerdì prossimo (11 gennaio). Voglio vedere, tra adesso ed allora, quanti followers potrò conquistare, attaccando da tre fronti diversi: il team #Followback, aggiungere gente a caso e farcire i miei tweets di hashtag.
Sapete bene che sono contraria a queste cose, l’avevo già scritto qualche tempo fa. Non ho molti followers, pochi se pensate che mi descrivo come una che lavora (anche) con i social media. Però, come una persona che lavora (anche) con i social media, so che i followers contano fino ad un certo punto: non è la quantità, ma la qualità che conta. E mi piace il rapporto che ho installato (usare questa parola in questo contesto mi fa sentire molto, ma molto nerd) con le persone che hanno deciso di seguirmi e interagire con me.
Comincia l’esperimento
Tre Gennaio – Si prepara il terreno
Ho avvertito i miei followers che sarò un po’ strana in questi giorni e che tutto tornerà normale martedì mercoledì. Ho programmato un messaggio con hootsuite per stanotte:”I’m team #followback . The question is… are you?”. Sto anche mettendo qualche hashtag ad hoc sui miei tweets. Cercherò di usare tutti i mezzucci che conosco per accumulare followers. Sarà divertente.
Quattro Gennaio – Team Follow Back
E’ il momento di cominciare a followare come se non ci fosse un domani. Voglio trovare persone del team #followback. Ho già deciso che questi following poi li perderò una volta che avrò finito l’esperimento, ma voglio anche capire se, con molti più followers, avrò delle maggiori visite al blog: ho pronto un post in cui parlo di Tumblr che lancerò lunedì martedì in diversi orari e poi giovedì, alla fine dell’esperimento, controllerò su Analytics l’effettiva portata di avere molti followers.
Da ieri ho guadagnato due followers: sono due persone a cui, in circostanze normali, non farei il followback, ma per il momento soccombo. Questi due nuovi followers non interagiscono, non fanno RT e alcuni dei loro link sono segnalati in rosso da Wot. Mi è anche arrivato un messaggio privato automatico da uno di questi due nuove followers, che mi diceva che lui fa sempre il follow back: la morte!
Questa cosa mi sta prendendo. Camilla (DrinkPop) e Alice (AliceBrignani) sembrano aver intuito qualcosa: kudos!
Cinque Gennaio – Primo aumento di Followers
I miei followers sono aumentati. Quando ho cominciato ne avevo 537, ora ne ho 545, ma non è un dato di rilievo. Pare che quelli che scrivono followback non lo facciano davvero. Cioè vi sto seguendo per un esperimento sociale e voi mentite? Non si fa.
In ogni caso ieri ho scritto un tweet in cui dicevo che stavo sentendo Taylor Swift e i One Direction e non ho ricevuto neanche una mention in proposito, il che è strano (per altro mi piacerebbe dirvi che era per l’esperimento, ma in realtà no, avevo solo voglia di un po’ di pop. Non vi preoccupate, poi ho messo su i Mumford and Sons per depurarmi l’anima).
Trovare persone che usano il sistema followback non è facile, non come una volta quanto meno. Adesso infatti non basta più seguire qualcuno per farsi seguire, ma ci sono dei bot che chiedono un RT. E io questo non posso farlo, perché significherebbe perdere credibilità. Vediamo come risolvere la situazione, per ora questo sembra un esperimento che non sta andando bene. Diventerò più aggressiva.
Sette Gennaio – Come si vive con 63000 following?
E la domenica mi riposai, facendo slittare di un giorno il post su Tumblr e questo di conseguenza. Siamo arrivati a 555 followers, ma sono pochi quelli che mi hanno scovato dietro ad hashtag e followback. Sì, a quanto pare c’è gente del team follow back che non ti ricambia il followo. Ma ho recuperato un mio vecchio followers che avevo, a suo tempo, perso, proprio perché non avevo ricambiato il follow. Questa persona ha 404,806 followers, una cifra di un certo livello, e qualcosa di più di 63500 following: io seguo 470 persone e già mi perdo moltissimo. Come si vive con 63000 following? Sono una persona semplice, io. E comunque sta faccenda di mettere hashtag ovunque per recuperare followers mi fa un po’ schifo, però funziona? Dal 3 Gennaio ho lanciato circa 40 Tweets (non conto le mention) e ho recuperato 18 followers, di cui alcuni sono followers effettivi (cioè gente che mi segue per un motivo e che a mia volta ho followato, come ad esempio Clara Favilla, con cui ho intavolato una gran bella discussione su Tumblr).
Otto Gennaio – I risultati di Crowdbooster
E’ arrivata la mail di Crowdbooster, i risultati della settimana scorsa sono super-positivi, ho ottenuto infatti 18 followers (e si sapeva), 9 Retweets e 46 mentions. E oggi sono arrivata a 559 followers. Ho fin qui accumulato 22 followers in 4 giorni, nonostante aspetti ancora il follow back da quelli che erano team followback (sono molto delusa da questa mancanza di sincerità). Le visite del blog sono effettivamente aumentate, ma non so se sia un effetto dei nuovi followers, perché non è un aumento di rilievo ed è nella media delle mie solite visite. Forse il post dedicato a Tumblr mi darà dei dati più precisi? Staremo a vedere!
Nove Gennaio – RT se stai sperimentando con Twitter
Un’altra giornata poco fruttuosa, visto che non sono stata attiva su Twitter: ho anche una vita, lo so sembra difficile a credersi. Certo, in questi giorni ho seguito tutti, tranne un tizio, perché era troppo anche per me, trattasi di uno di quelli che prometteva soldi facili: non ce l’ho proprio fatta. Indovinate qual è il solo followers che ho perso? A proposito… Ho scritto un tweet “RT if you are…”. Lo so, mi vergogno di me stessa. Ho cercato di salvare la faccia, ma… E per altro dubito che mi porterà qualcosa, perché ho scritto il tweet in un momento non favorevole.
Dieci Gennaio – Ed è quasi la fine
Ultime ore prima della conclusione di questo esperimento. Anche se in realtà potevo concluderlo l’otto e sarebbe stato uguale, visto che negli ultimi giorni non ho fatto nulla. Probabilmente avrei dovuto usare i tweet programmati, un’altra cartuccia che avevo tra le mani. Tanto lo so che prima o poi dovrò soccombere ai Tweet programmati, ma per il momento li guardo con sospetto. Twitter mi piace, perché posso interagire con gli altri e con i tweets programmati non mi sento poi così social. Certo, il fatto è che ho un lavoro, degli amici, una famiglia, degli interessi e un sacco di cose che mi piace condividere e non posso spammare 45 milioni di links e notizie in 45 minuti, quindi sì, i tweets programmati sono nel mio prossimo futuro. Ho già detto “tweets programmati”? In ogni caso, adesso sono a 665 followers, 28 in più da quando ho cominciato questo esperimento la settimana scorsa. Non tutti sono followers fasulli, ma sono certa che domani, quando farò la selezione, ne perderò qualcuno. In ogni caso questa cosa mi ha davvero divertito. Ho raccolto diversi dati interessanti ed questo post è stato un buon sequel di “9 motivi per cui non ti followo su Twitter“, perché alla fine la conta dei followers non è tutto nella vita e questo va ribadito
Conclusioni
Ho cominciato questo esperimento per puro caso. Un giorno ho visto che tra i miei followers c’era una persona che avrei seguito senza problemi se non fosse che nel profilo era specificato che era #TeamFollowBack. Non seguo le persone perché mi seguano a loro volta. Seguo le persone da cui posso imparare. Seguo le persone che interagiscono con gli altri. Seguo le persone che usano mention e RT. Seguo le persone che trovo interessanti. La persona, da cui è scaturito tutto questo, era una persona che rispondeva a molte delle caratteristiche qui sopra, ma quel #TeamFollowBack nel profilo proprio mi ha dato fastidio. Mi da fastidio perché conosco questo genere di persone: non ti seguono per quello che dici, ma solo per farsi seguire a sua volta e se non lo fai ecco che scatta il defollow. E’ un comportamento scorretto, ma che sempre più persone adottano. Sono partita con 537 followers, molti meno di quelli che aveva la persona del #TeamFollowBack, però non mi sento inferiore, anzi… I miei followers mi seguono per un motivo (qualsiasi esso sia, vi lovvo!) e non lo fanno per il #Followback. Ma ho deciso di prendere la sfida e di tentare questa strada dell’esperimento. Devo ammettere che i risultati sono stati un po’ meno importanti di quelli che mi aspettavo, ma tutto sommato credo di non essermi impegnata abbastanza, visto che non sono stata costante.
Cosa ho scoperto
– Il #TeamFollowBack è formato per lo più da ragazzine, va di moda tra le fan di Justin Bieber e dei OneDirection (no, la persona che ha dato il via a tutto questo non era una ragazzina). Trovare persone che ti regalano il follow è più difficile di com’era una volta, adesso molti chiedono anche il RT del tweet in una sorta di “call-out” (vedi foto sopra).
– Gli Hashtag funzionano, ma anche in questo caso c’è stata un’evoluzione. Gli hashtag adesso sono più specifici. Prima aggiungere l’hashtag #SMM o #SEO ad un Tweet ti portava una decina di nuovi followers, adesso invece ci sono talmente tanti tweets che vanno subito a perdersi nel marasma generale e quindi bisogna trovare gli hashtag giusti per riuscire ad emergere, abbastanza usati per attirare followers ma non abbastanza per scomparire nella massa. Insomma non è più facile come una volta.
– Ho usato i Trends, un altro sistema che prima portava followers, ma questa volta non mi sono serviti, anche se uno dei miei tweets nato da un trends è stato retwitterato da una decina di persone.
– Ho ricevuto un sacco di messaggi privati automatici. Io ODIO i messaggi privati automatici.
Risultati
– In una settimana ho visto un aumento di 30 followers, questo significa che ho guadagnato più di 4 followers al giorno. All’ultimo sono diventati 29, perché uno dei miei nuovi followers appena ho confermato il followback ha deciso di defollowarmi (questa è una cosa che succede troppo spesso e che odio più del team followback).
– In una settimana ho perso 7 followers: per la maggior parte erano users che mi avevano seguito prima che avessi iniziato l’esperimento e che quindi non ho seguito a mia volta.
– Il mio punteggio Klout è aumentato di un punto (dopo il crollo di Natale). Crowdbooster mi ha segnalato un aumento di RT e di impression sui miei tweets
– Come mi conferma analytics le visite a questo blog sono rimaste nella media generale, tra le 80 alle 100 visite al giorno.
– Adesso che questo esperimento è finito, è arrivato il momento di fare un po’ di pulizia tra i following. Nei prossimi giorni penso che perderò tra i 13 ai 20 followes in seguito ai miei defollow. Il problema è che sono sempre dell’idea di seguire un certo tipo di persone e il numerino dei followers è solo un numero. Questo esperimento me l’ha dimostrato. Non mi interessa che le impression dei miei tweets siano un po’ aumentate. Preferisco continuare nel mio modo. Accumulerò meno followers forse, ma mi fa sentire a posto con me stessa. Mi fa sentire la persona che voglio essere.
Edit -CVD – Come volevasi dimostrare… Dopo aver smesso di fare followback, questo è il risultato