E mo’ basta però! – 7 cose che dovete smettere di fare sui Social

Mi rendo conto che il titolo di questo post è poco SEO, ma non è un grosso problema, perché quello di cui voglio parlare oggi è molto più importante del SEO e voglio dare un segnale forte. E’ arrivato il momento di fare qualcosa di concreto per il nostro futuro. Dobbiamo finalmente riappropiarci del web, dobbiamo farlo noi, noi nerd, quelli cresciuti con la netiquette, è finalmente il tempo della riscossa.

Cari amici Social di nuova generazione, ci sono alcune cose che fate e che hanno rotto. Ve lo dico con tutto l’affetto possibile, si chiaro, ma basta: è ora di cambiare.

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Condividi se… No, muori! (Grumpy Cat idolo delle folle)

7 cose che dovete smettere di fare sui social

  1. Smettete di chiedere Retweet o Share – Ci sono diversi modi in cui viene richiesta la condivisione di un post e sono tutti sbagliati. Il peggiore comunque è mettere un’immagine di qualche disgrazia e scrivere cose tipo “Il 90% delle persone ignorerà questo messaggio: condividi se non sei tra queste”. Vi spiego una cosa, una volta per tutte, il cancro non si sconfigge con un retweet.
  2. Non Intasatemi i social – Cari amici e amiche che state sui social solo 5 minuti al giorno e in quei 5 minuti lanciate 150 articoli/immagini/news, vi prego cordialmente di piantarla. Avete molto da dire ma avete poco tempo a disposizione? Hootsuite (e similari) hanno questa simpatica funzione che può programmare gli aggiornamenti nel tempo.
  3. Rispondete alle mention – Non rispondere alle mention vi fa sembrare boriosi e alla lunga perderete followers
  4. #Smettete #di #infarcire #i #vostri #post #di #hashtag – Questo è in particolar modo un appello a coloro che usano Instagram
  5. Non mandatemi DM con messaggi pre-confezionati – Se ti ho seguito su Twitter è perché probabilmente mi interessa quello che dici, ma nel momento in cui mi mandi un DM con scritto “Grazie per il follow. Ora seguimi anche su Facebook. Controlla il mio blog. Guarda il mio canale Youtube”, io ti odio. Ti odio profondamente proprio. E ti defollowo. Immediatamente.
  6. Citate le fonti – Le foto che trovate in giro per il web hanno un autore: mettete la fonte quando potete.
  7. Aprire un profilo Facebook invece di una pagina – I profili sono per le persone fisiche, le pagine per enti/società/ristoranti/etc. Se aprite un profilo invece che una pagina, poi può arrivare gente stronza e segnalarvi a Facebook che vi fa chiudere. Vedete voi eh. Il rischio è vostro. Però sappiate che esiste gente… come me…

P.S. La Regola N.4 – Una piccola aggiunta

Sono la prima a rendermi conto che gli hashtag su Instagram sono importanti e che aumentano in maniera spropositata la portata dei vostri post, ma c’è un modo per usare gli hashtag e non farvi odiare dagli amici.

Prima di tutto gli hashtag non devono sparire del tutto, ma devono ridursi: più di dieci hashtag? No, non va bene. Riducete. E ricordatevi che gli hashtag troppo popolari (come “instamood” o “picoftheday”) sono anche estremamente concorrenziali e che quindi sparirete subito e la gente non vedrà mai la vostra foto con quel particolare hashtag.

Il secondo consiglio che vi voglio dare è estremamente semplice: scrivete i vostri hashtag nel commento alla foto e non nella descrizione della foto. Chi cercherà la foto su instagram potrà trovarla con tutti gli hashtag del caso, ma almeno su Facebook/Twitter non saremmo costretti a sorbirceli.

Prendete esempio da come faccio io che nascondo, tra i tag “ufficiali”, anche alcune cose totalmente a caso. L’operazione simpatia è un successo

 

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Trova Tigro!

A proposito… Fonte prima immagine