Buongiorno a tutti, cari lettori. Quest’oggi vi propongo qualcosa di nuovo ma che ci diventerà famigliare nei prossimi mesi: inauguro oggi la nuova rubrica blog “Le origini del mito”.
Mi è stato spesso chiesto come si fa ad avvicinarsi al magico mondo del web-marketing. In passato anche io ho avuto lo stesso problema. Quali prospettive lavorative? Come si fa a muovere i primi passi nel settore? Quali sono le caratteristiche che devo possedere per fare questo lavoro?
Quindi ho deciso di fare alcune domande sulle loro origini professioanli ad alcuni amici di Twitter che si occupano di Web-Marketing. Ho deciso di iniziare questa nuova avventura con Riccardo Mares, in arte Merlinox, perché mi occupo principalmente di SEO e Riccardo è uno dei SEO italiani che seguo con più interesse, nonostante la sua passione per il running.
Senza ulteriori indugi quindi ecco le “origini” di Merlinox.
Domanda: Com’è iniziata la tua carriera da SEO? E’ stato un processo lineare o un “leap of faith” come direbbero gli inglesi?
Ho iniziato a lavorare professionalmente nel web nel 1999 (a pistolarci nel ’96). Diciamo che in quei tempi l’esigenza era produrre: mi occupavo di rapporto col cliente, fare la grafica, fare html, fare il cms (in coldfusion), etc…
Diciamo che la SEO è arrivata a livelli popolari forse un decennio dopo: diciamo che mi è sempre piaciuto essere un purista del codice. Diciamo che mi sono messo a studiare seriamente la seo 4-5 anni fa.
Domanda: Secondo te quali sono le migliori qualità o caratteristiche di un SEO?
Umiltà perché la SEO è qualcosa che non esiste. Oggi è un regime pressoché di monopolio da parte di Google e le informazioni arrivano in modo pressapochistico. Bisogna cercare di mettersi sempre in discussione: studiare, provare, ipotizzare.
Curiosità: fare la SEO fatta bene ti impone di tuffarti nel progetto. I dati degli strumenti (tool) non sono sufficienti. Devi entrare in contatto col cliente, col suo mondo, con i suoi clienti. Allora la SEO da giochini e tecnicismi diventa strategia. Ovvio: ha un costo, non certo 100€ al mese.
Domanda: Hai mai avuto difficoltà a spiegare il tuo lavoro a qualcuno (magari ad un potenziale cliente)?
Al cliente, al commerciale, alla mia mamma (che tutt’oggi si imbarazza quando le chiedono cosa faccio!).
Domanda: Entriamo nello specifico: quali sono i siti web e i software per la SEO che preferisci o che usi di più?
Diciamo che a livello formativo il mio blogroll parte dalle fonti di Google, per poi seguire i blog importanti come Search Engine Land, Seo by the Sea, Ahrefs. Seguo molto anche i ragazzi del GT (a cui ho avuto l’onore di partecipare) e qualche buon profilo italiano e estero su Google+ e Twitter, anche se ultimamente sempre meno per problemi di tempo.
Sicuramente lavorare in un’azienda con un bacino di clienti esteso e variegato aiuta molto: di fronte la problema preciso cerco info precise, esperienze e mi confronto con altri colleghi SEO di cui mi fido.
Domanda: Qual è l’aspetto più importante ma estremamente sottovalutato di questo lavoro? (Esempio: io utilizzo moltissimo il dizionario dei sinonimi, ma nessuno lo conta come strumento)
Secondo me astrarsi dal proprio essere e provare a ragionare come ragionano gli utenti target del tuo cliente. Anche qui una sorta di umiltà: spesso siamo convinti di sapere a priori le esigenze e ci sbagliamo.
Strumenti? Screaming Frog, Adwords Keyword Planner (per forza…), SuggestMrx, Majestic SEO, AHrefs, Search Metrics, …
Domanda: Che consigli daresti a chi si vuole approcciare allo strabiliante mondo della SEO?
Passione e sacrificio. Iniziare dalla guida di Google per poi seguire qualche corso “serio”. Poi sicuramente un forum può essere una meravigliosa risorsa da vivere. Qui sicuramente il GT la fa da padrone (sono competitor volendo.. ma non me ne frega nulla!).
Io ritengo che un SEO comunque un minimo di programmazione (html, js, css, php) la debba sapere, come deve avere almeno l’idea di come funzionano Google e i Web Server e di cosa sia il Marketing.
Domanda: E per finire… da un punto di vista puramente personale, cos’è il web per te?
Diciamo che rappresenta abbondantemente il 50-60% del mio mondo: nel bene e nel male!
Domanda Jolly: Oltre ad essere un SEO, sei davvero grande anche con i social media. Per quanto la SEO sia sempre più social, non tutti riescono a gestire bene la cosa. Qual è l’aspetto migliore, da un punto di vista professionale e da un punto di vista personale, dei social?
Non è vero che sono un grande nei Social: non sono un professionista, ci gioco e basta. I social (escludendo Google+) non hanno alcuna influenza sulla SEO, influenza diretta. Sono invece un medium fantastico per l’influenza diretta: diventano quindi uno dei canali prioritari per fare quella che oggi chiamano PR Online e che – lato seo – potremmo chiamare link baiting.
Tutt’oggi il LINK è la vera benzina del sito: per attrarli naturalmente devi avere ottimi contenuti ma la gente deve sapere che li hai. Come fai a farlo sapere? Beh il social è un’ottima soluzione.