Sì, sto costruendo articoli stile Buzzfeed.
In realtà oggi avevo voglia di scrivere un articolo leggero, perché siamo a fine settimana. In più trovo interessante vedere quanto è cambiata la nostra realtà negli ultimi anni. Senza contare che è pur sempre la settimana del compleanno del Web e quindi questo articolo capita a fagiolo.
N.1 – Le Pagine Bianche/Gialle
Ogni anno appaiono nei nostri portoni e ogni anno ci stupiamo che esistano ancora. Si parla ovviamente delle pagine bianche e delle pagine gialle. Inutili ammassi di carta che o vengono buttati via subito oppure stanno per qualche mese in un angolo della vostra libreria prima di essere buttate. Gli unici che le conservano sono le persone anziane e gli hoarder. Mio nonno, per esempio, che appartiene ad entrambe le categorie di cui sopra, ha delle pagine bianche del 1996 di Napoli (la cosa è ancora più sorprendente visto che viviamo a Genova).
Non è che il web ha cambiato le Pagine bianche e le pagine gialle: il web le ha proprio distrutte. Anche le loro versioni online sono ormai obsolete. Quando vogliamo cercare una persona per stalkerarla ci sono buone possibilità di trovare informazioni su Facebook. Altrettanto vero è che cerchiamo un prodotto o un servizio passeremo prima di tutto da Google che ci trova sempre ciò che cerchiamo.
(Wikipedia ha ucciso le imgombranti enciclopedie)
N.2 – Le agende/Blocchi appunti/Foglietti volanti con liste
Personalmente adoro le agende e mi piace avere un posto dove scrivere appunti, quindi per me avere un’agenda/quaderno sempre a portata di mano è essenziale. Mi rendo conto però che ci sono centinaia di servizi di task e time management e di calendari sul web che è impressionante.
Tempo fa usavo Wunderlist, ma il cambiamento di design l’ha reso più difficile da usare e ho perso l’abitudine. Da qualche settimana sto usando Asana (ottimo, ottimo strumento). E come si fa a dimenticare (qualcosa con) Google Calendar?
Ci sono anche servizi che tengono contabilità e finanze. Insomma ce ne è per tutti i gusti.
N.3 – CD e DVD
State parlando con una persona che è passata dal walkman all’mp3, quindi i CD per me hanno sempre contato poco. D’altra parte invece io adoro avere il DVD dei miei film e delle mie serie preferite, mi piace “collezionare” (mi piacciono anche i contenuti speciali). E in fondo chi compra ancora dvd e cd sta facendo questo: collezionare.
Gli MP3 prima e Spotify adesso hanno cambiato il mondo della musica. Così come Netflix e Hulu stanno cambiando il mondo del cinema e della televisione negli Stati Uniti (seguendo il modello del defunto e non esattamente legale Megavideo). Lo streaming sarà la via, visto che costa meno e ci permette di avere più spazio in casa.
Qualcuno mi potrebbe obiettare che anche i libri rischiano di fare la stessa sorta. Sebbene abbia il Kindle, adori gli ebook e ne riconosca ogni vantaggio, credo che questo passaggio sarà più difficile, perché le persone tengono di più ai libri in quanto libri (i libri sono quasi un feticcio per certi versi). Non dubito però che sarà un cambiamento che avverrà un giorno.
N.4 – P%rno
Vorrei condividere un con voi una simpatica canzoncina del 2003 (circa).
Non c’è dubbio che il web abbia cambiato per sempre quello che era il p&orno. I cinema hard sono ormai un lontano ricordo. Adesso il p&rno è facilmente accessibile in streaming e ci sono un sacco di siti web dedicati, tutti gratuiti, facilmente raggiungibili e adatti ad ogni… gusto? Questi siti hanno anche i bottoni sociali, così puoi condividere con famigliari e amici i tuoi video preferiti (e apparentemente le persone condividono veramente il p&rno sui social, almeno secondo quanto detto da P/rnHub su Reddit).
Non è solo una questione di p*rno però, il web ha dei grossi meriti così come delle grosse colpe nell’evoluzione della sessualità umana. Per esempio da una parte persone LGBT sul web, fin dagli inizi, hanno trovato community di supporto, dall’altra adesso abbiamo APP che ci trovano i tro/bamici.
N.5 – Le telefonate e i messaggi
Chiamare la tua amica al telefono metteva alla prova i miei nervi. “Fa che risponda lei – pensavo – fa che risponda lei e non i suoi genitori“. Poi arrivarono i primi cellulari e la cosa già si era fatta più rilassante. “Ti sto per chiamare – scrivevi – rispondi tu al telefono“.
Poi le telefonate divennero old e cominciammo a parlare tramite sms. Si aspettava con ansia il Natale e l’estate per avere finalmente i famosi 100 messaggi al giorno gratis (“Ragazzi, mettete via il cellulare” disse il mio prof di arte in quinta. “Ma prof, c’è la christmas card” spiegò con ragionevolezza la mia amica Camilla).
Adesso tutto questo è stato sostuituito dai messaggi di Facebook, da WhatsApp, da Google, da Skype e da altri mille servizi sui generis. Probabilmente “la telefonata” non morirà mai del tutto, ma abbiamo decisamente cambiato il modo di intendere il telefono.
N.6 – I viaggi
Organizzare un viaggio prima che internet diventasse mainstream era qualcosa di impegnativo. Si andava in agenzia di viaggi, si prendevano i cataloghi e poi si iniziava a leggere, a cercare. Non c’erano recensioni, quindi si andava alla cieca. Poteva andarti bene. O poteva andarti male. E poi c’erano le guide.
Adesso servizi come TripAdvisor ci danno punteggi e recensioni. Venere e Booking ci fanno trovare l’hotel che fa esattamente per noi al miglior prezzo. E abbiamo tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno a portata di smartphone. E dobbiamo davvero dire qualcosa sulle mappe?
N.7 – L’informazione
Il web ha fatto girare l’informazione che è più accessibile a tutti. Questo è forse è il più incredibile cambiamento che è avvenuto in questi anni.
Detto questo bisogna dire che le grandi quantità di informazioni non è sinonimo di buone informazioni. Tutti possono scrivere cazzate sul web, ma possiamo anche facilmente capire se quello che stiamo leggendo/condividendo è una cosa reale oppure una cavolata. Il fact checking, se così si può chiamare, è molto, molto facile. (Questo lo dico anche ai signori giornalisti).