Vi avevo promesso che “Le origini del mito” sarebbe stato un appuntamento fisso e come vedete mantengo sempre le mie promesse.
Subito dopo aver pubblicato l’intervista a Merlinox, sono andata alla ricerca della mia nuova vittima volontaria e ho contattato subito Alice Brignani che ci fa passare dal SEO ai Social. La scelta è caduta su di lei, perché, oltre ad essere una grande professionista, è anche un’ottima persona. Inoltre non ha ancora un blog e qualche tempo fa stava pensando di aprirne uno: spero che questa sua comparsata sul mio blog, le faccia venire l’ispirazione.
Prima di lasciare la parola alle risposte di Alice, vi ricordo che la rubrica “Le origini del mito” si concentra su quelli che sono “gli inizi” di chi lavora nel mondo del web-marketing. E’ una rubrica che risponde a domande che mi vengono fatte spesso da persone che sono al di fuori di questo mestiere.
Questa era l’introduzione. Passiamo all’intervista, vi va?
Domanda: Alice, benvenuta! Cominciamo dall’inizio. Tu sei un Social Media Editor e un Community Manager. Puoi spiegare con “parole povere” di cosa ti occupi?
Ciao, grazie del benvenuta! Dunque, lavoro in un’agenzia pubblicitaria, faccio parte del team web (in particolare social) e in concreto mi occupo della gestione della comunicazione sui social network per alcuni clienti dell’agenzia. Realizzo i piani editoriali secondo le strategie delineate, cerco i visual adatti e scrivo i copy dei post. Mi occupo operativamente della gestione dei commenti e di tutte le attività che si svolgono sui canali (concorsi, iniziative di vario tipo…). Gestisco anche le campagne social attraverso la creazione degli annunci e il monitoraggio dei risultati e mi occupo periodicamente di realizzare dei report analizzando gli analytics dei canali che ho a disposizione.
Domanda: Come hai iniziato a lavorare nel mondo dei social? Quali sono stati i tuoi primi passi?
Non avevo mai pensato di lavorare nel web, non sono mai stata una “smanettona” né ho nutrito interesse verso questo settore durante il periodo dei miei studi. Ho iniziato a lavorare come ufficio stampa, promozione e sviluppo e lì ho cominciato ad appassionarmi alla comunicazione sul web. Ho deciso di fare un corso, poi uno stage (retribuito!) in una grossa azienda e mi sono un po’ fatta le ossa. Dopodiché non sono più uscita da questo settore, l’interesse è stato sempre crescente e ho cercato lavoro come community manager. Ed eccomi qui.
Domanda: Pensi che per lavorare nel tuo settore ci vogliano delle caratteristiche, delle attitudini particolari? E se sì, quali?
Sì, credo che sia necessario avere una particolare curiosità e attitudine all’auto-aggiornamento continuo. Non credo sia per forza necessario avere una grossa base tecnica perché quella si fa poi sul campo. Sicuramente saper scrivere discretamente è un “più”. Infine, credo serva molta empatia, voglia e capacità di comunicare.
Domanda: Che consigli daresti a qualcuno che vuole lavorare con i social?
Eh, bella domanda. Io mi sono fatta questa idea: lasciate stare i corsi, specialmente quelli costosi che sembrano offrire il “pacchetto completo” in pochi giorni di lezione, anche se ci sono dei grossi nomi. Credo che – naturalmente dopo una buona formazione e per formazione intendo almeno la scuola superiore – sia più importante impratichirsi sul campo, magari aprendo una pagina, un profilo Twitter personale e cominciando a gestire i propri canali in modo creativo, oppure aprendo un blog e cominciando a scrivere. Frequentare i social è l’unico modo per conoscerne le dinamiche. E poi, leggere e aggiornarsi molto. Concretamente, uno stage o una prima esperienza professionale anche apparentemente poco significativa possono aiutare ad entrare nel settore.
Domanda: Parliamo di qualcosa di più concreto. Quali sono i software che utilizzi di più?
Ho usato molto Hootsuite ma l’ho abbandonato dopo aver avuto qualche problema tecnico. Ultimamente uso Sprout per la programmazione di alcuni post anche se per Facebook preferisco usare la piattaforma stessa. Per le campagne uso Power Editor e per la gestione Twitter uso Tweetdeck, con cui mi trovo molto bene. Per le analytics ne ho provati diversi: Blogmeter e Socialbakers finora sono stati i migliori, a breve avrò occasione di testare Expion e Unmetric: ti farò sapere 🙂 (magari sul tuo blog? ND Acrossnowhere)
Domanda: Cosa ti piace e cosa non ti piace del tuo lavoro?
Io adoro la parte di relazione: a volte la gestione dei commenti può essere “pesante” ma è quella che mi dà più soddisfazione. Per la gestione di qualche iniziativa speciale ho avuto modo di fare un po’ di Digital PR e relazione con i blogger e mi sono davvero divertita. Mi piace molto scrivere quindi trovo piacevole anche creare piani editoriali. Per mia indole sono meno portata e interessata alla misurazione ma con l’esperienza ho imparato ad apprezzarla, se non altro perché i numeri danno la possibilità di capire cosa sta funzionando e cosa no e quindi “correggere il tiro”.
Domanda: Da genovese, mi sembra che Bologna sia una città aperta alle novità, al web, ai social, una città che sembra capire l’importanza del nostro settore. Tu che vivi e lavori in quel di Bologna, hai opinioni in proposito? Pensi che Bologna sia un posto con più possibilità per chi lavora con i social?
No, il posto con più possibilità per lavorare con i social ad alto livello qualitativo è Milano. 🙂 Bologna è una città splendida, che offre una qualità della vita molto alta e che dà tante possibilità di relazione e networking. Certamente le istituzioni hanno capito l’importanza dei social e si stanno distinguendo per l’ottimo lavoro svolto (e penso soprattutto a Turismo Emilia Romagna, naturalmente).
Domanda: Domanda Jolly: anche a te devo chiedere… cosa rappresenta il web per te?
Il web è un mondo di possibilità da esplorare: a volte capita che mi faccia anche paura ma va domato e allora sì che diventa un’opportunità unica di conoscenza, diffusione, crescita.