La SEO, questa sconosciuta.
In passato ho già discusso di SEO su questo blog, ma ho sempre dato per scontato che voi sappiate cosa sia la SEO, che conosciate già i termini e che sappiate, almeno in linea di massima, come funzioni. Mi rendo conto che la SEO è un argomento complesso e che ognji tanto è bene ripartire dalle basi. Per questo ho scritto questo post il cui intento è rispondere a domande basilari della SEO. In questo modo spero di aiutare le persone che passeranno di qui a capire cos’è la SEO, perché è importante, com’è cambiata e come fare a scegliere un buon professionista
Cos’è la SEO?
SEO sta per Search Engine Optimization, tradotto significa “Ottimizzazione per i motori di ricerca”, anche se ormai questa definizione sta un po’ stretta. La SEO è un procedimento, un insieme di tecniche, che permette ad un sito web di essere più visibile sui motori di ricerca.
Qual è la differenza tra indicizzazione, ottimizzazione e posizionamento?
Indicizzazione – Si dice che un sito è indicizzato quando è presente sui motori di ricerca. Come posso capire se il mio sito web è indicizzato? Semplicemente cercando su qualsiasi motore di ricerca “site:nomesito“.
E’ difficile indicizzare un sito web? No, per nulla ed è un processo molto veloce.
Ottimizzazione – Per posizionare un sito web dobbiamo ottimizzarlo. L’ottimizzazione di un sito web è un insieme di tecniche che favorisce il posizionamento del sito web.
Posizionamento – E’ la posizione effettivo del sito web sui motori di ricerca (ie: il sito è in terza posizione e in prima pagina con la parola chiave selezionata). Per capire l’effettivo posizionamento di un sito web ci vogliono due o tre mesi.
Le ricerche e la SERP
SERP è un termine che sta per Search Engine Results Page. Stai cercando qualcosa su Google? La SERP è la tua ricerca: nella tua SERP ci possono essere foto, siti web, video, post di blog, annunci pubblicitari, etc.
Fino a qualche tempo fa nella SERP si potevano trovare anche Tweets, ma adesso appaiono gli Status di Google+.
Cosa sono i risultati organici?
Quando facciamo una ricerca su Google, ci troviamo di fronte dui tipi di risultati: quelli a pagamento e quelli organici (detti anche “naturali”).
I risultati a pagamento sono quelli che appaiono più in alto tra i risultati e/o sulla destra della pagina. I risultati a pagamento sono segnalati: una volta erano evidenziati in giallo, adesso c’è la scritta “AD” che li distingue.
I risultati organici sono quelli che si sono posizionati in maniera naturale, grazie alla SEO.
Perché non posso promettere il “primo posto su Google”?
I SEO non promettono “primi posti” su Google. In compenso i millantatori invece lo fanno continuamente. Perché non posso promettere il “primo posto” sui motori di ricerca?
- Nessuno conosce nel dettaglio gli algoritmi di Google, quindi nessuno può garantire un primo posto
- La SEO non è una scienza esatta. Troppe variabili entrano in gioco durante il processo di posizionamento che per altro non dipende solo dai nostri sforzi ma anche dal comportamento del mercato, della concorrenza e dai nostri stessi utenti
- Il “primo posto” non esiste più, è diventato troppo relativo. La geolocalizzazione, la nostra lingua di ricerca, la cronologia ricerche, essere loggati con account Google pesano immensamente sui risultati delle nostre ricerche. E’ per questo difficile che due persone vedano gli stessi risultati pur cercando la stessa cosa
Parole Chiave nel dominio
Un tempo apparire tra i primi risultati di ricerca era molto più facile. Non solo c’era molta meno concorrenza, ma gli algoritmi dei motori di ricerca non erano ancora così sviluppati come lo sono oggi. Per questo una volta si compravano i domini con le parole chiave al loro interno. E’ una cosa che si fa ancora? Personalmente è una cosa che sconsiglio, perché non porta vantaggi, anzi in alcuni casi può essere una pratica dannosa. Però dipende dai casi, quindi non rifiuto a priori la cosa.
Meta Tag: cosa sono e perché sono (ancora) importanti?
Il Meta-Tag è qualcosa che in passato veniva farcito di keywords, perché era così che una volta funzionava la SEO: più keywords per tutti. Adesso le cose sono cambiate, ma i meta-tag sono ancora essenziali per la SEO.
Ci sono tre tipi di meta-tag: Title, Description e Keywords. Il terzo è l’unico che davvero non conta più nulla e che è ormai è obsoleto.
Il Meta-tag Title, come è facilmente intuibile, è il titolo della pagina o del post. Appare nelle tab e nelle finestre del browser. Appare anche nei motori di ricerca. A volte il Title coincide con il titolo della pagina e del post, a volte no. Dipende da com’è fatto il vostro sito web. Nel caso di WordPress, per esempio, i due coincidono. Il title ideale è di 60/70 caratteri.
Il Meta-Tag Description è un “piccolo riassunto” di ciò che è scritto nella pagina o nel post che state ottimizzando. Nel caso non sia specificato, i motori di ricerca se lo derivano da soli, di solito prendendo le prime righe della pagina o del post. La description si vede solo dal motore di ricerca. Nella pagina invece è parte del codice ed è nascosta. La lunghezza ideale della Description è sui 140 caratteri.
Il giusto numero di Keywords
Esiste un numero giusto di parole chiave? La risposta è (rullo di tamburi) no. La regola generale è che la parola chiave principale dovrebbe rappresentare circa il 4% del testo complessivo.
Non mettetevi a fare calcoli strani, perché l’importante è sapere che avere troppe parole chiave è male, perché si crea quella cosa che si chiama “Keyword stuffing“.
Più link per tutti
Il più grande cruccio per chi lavora nella SEO al giorno d’oggi sono i link. La faccenda link è vagamente complicata, ma cerchiamo di farla semplice. Iniziamo col dire che ce ne sono diversi tipi.
Internal Link – “Questo è un post di SEO, potete leggere tutti i miei post sull’argomento a questo link che vi rimanda alla categoria “SEO Corner” del blog.”
Questo è un esempio di internal link. Vi sto rimandando ad un’altra pagina del mio sito. Gli internal link sono importanti, perché creano un sito più forte. Inoltre rimandandovi ad un altro mio post, la mia speranza è che voi leggiate anche l’altro mio post, aumentando così la vostra permanenza su questo sito e anche questo conta per la SEO.
Link Esterni – Ci sono due tipi di link esterni: no-follow e do-follow.
I link no-follow sono fantastici, sono quelli dei social, sono quelli che portano la gente al tuo sito e quindi sono utili.
I link do-follow sono quelli che contano di più, sono quelli che sono più difficili da avere, che devi costruire con calma e che devono essere “di qualità“.
Quanto è importante saper programmare?
Per fare la SEO non si deve per forza sapere programmare.
Devo dire che però una conoscenza base dell’HTML secondo me è fondamentale. Programmazione e SEO sono strettamente collegati, quindi più si conosce l’argomento meglio è, questo secondo il mio personale punto di vista.
File Robots e Sitemap.xml – Cosa sono e a cosa servono?
Quando faccio un’analisi SEO la prima cosa che verifico è la presenza (o molto spesso l’assenza) del file Robots.txt e della sitemap.xml. Ma cosa sono?
- Robots.txt – Comunica ai motori di ricerca quali sono le pagine del sito che non devono essere esaminate.
- Sitemap.xml – Ha la funzione di un indice per i motori di ricerca. Comunica in maniera veloce ai motori le pagine da indicizzare.
Le immagini si possono ottimizzare?
Possono e devono.
Ottimizzare un’immagine, dandogli un titolo furbo e aggiungendo un ALT (testo alternativo), è un grosso aiuto per il posizionamento di un sito web. Ma ciò che più conta è che chi in questo modo rendete anche il sito accessibile alle persone non vedenti.
Quanto tempo ci mette un sito a posizionarsi?
Ci saranno dei risultati immediati, ma non sono da tenere in considerazione: questa fase viene chiamata “Honeymoon” perché non dura molto. I risultati ufficiali si vedranno dopo. Per aver un’idea precisa del posizionamento di un sito aspetterei due o tre mesi.
Perché assumere un SEO professionista?
Perché avere un buon posizionameno aumenterà la vostra visibilità sul web e aiuterà il vostro business a raggiungere nuovi potenziali clienti. Assicuratevi solo di rivolgervi ad una persona capace.
Come riconoscere un buon SEO?
Questa è la vera domanda. Mi piacerebbe dirvi che è facile distinguire un millantatore da un professionista ma purtroppo non è così. Vi posso però dare dei consigli su come scegliere un buon SEO
- Se vi promette il primo posto su Google… lasciate perdere.
- Se vi promette il posizionamento in due settimane… lasciate perdere.
- Verificate che chi vi sta parlando abbia un blog. Il blog è uno degli strumenti migliori per il web-marketing.
- La SEO è in continuo aggiornamento, eppure c’è gente che si fa ancora pagare a “parole chiave” (il posizionamento per una parola chiave costa 10, per tre parole chiave invece 25 etc). In un web sempre più semantico è incredibilmente anacronistico.
- Senza l’analisi del sito e delle parole chiave non si va da nessuna parte, quindi se quella manca… scappate subito.