Qualche tempo fa Facebook aveva un problema con i post programmati. I post che avevi organizzato con amore semplicemente non venivano pubblicati. E’ anche successo che Facebook pubblicasse il link che avevi programmato, ma senza testo d’accompagnamento (o viceversa). Sono cose che possono succedere. E’ il bello della diretta, no?
Nel caso specifico il problema dei post programmati che non funzionavano è stato un problema che ci ha accompagnato per diversi giorni. Per ovviare alcuni hanno deciso di affidarsi ad altri servizi di programmazione come Hootsuite e PostPickr. In generale preferisco usare la programmazione di Facebook, perché secondo me i post hanno una maggiore efficacia e mi sembra, in qualche modo, di poterli controllare meglio. Ma come si può fare in casi come questo a salvare il tuo lavoro? Vi spiego la mia strategia.
La programmazione è scritta
Prima di programmare un post c’è sempre un lavoro certosino di individuazione di orari e di creazione post. Si tratta di un processo importante, facciamo calcoli e tiriamo conclusioni. Non è una cosa random, ma è tutto calcolato nei dettagli.
Per questo quando programmo un post, ho iniziato, da quando FB ha iniziato a fare le bizze, a farmi una tabella dei miei post programmati in modo per avere sempre sotto controllo la mia programmazione. So quando devo postare, perché è tutto scritto e se qualcosa non appare quando dovrebbe, posso intervenire subito. Forse non è una soluzione particolarmente 2.0, ma funziona.
C’è sempre un’alternativa
Questo post è nato da una discussione su Twitter con Davide Stevanato. Davide si lamentava che i post che aveva programmato per la festa della donna non erano partiti.
Io gli ho subito scritto che poteva essere una buona cosa, bastava scrivere che la decisione di non postare nulla per la festa della donna derivava dal fatto di non strumentalizzare l’occasione.
Anche lui aveva già pronta un’alternativa: chiedere agli utenti come avessero passato il loro otto marzo.
Tutto questo passaggio di Tweet tra me e lui è durato cinque minuti, non di più.
Il fatto che entrambi abbiamo pensato in pochi secondi a delle soluzioni per sopperire alla mancanza di Facebook non è un caso. E’ semplicemente parte di ciò che facciamo.
E poi ci vuole sincerità
Facebook vi ha incasinato tutto? Può capitare.
Può anche capitare di sbagliare.
Oggi per esempio mi sono partiti due post nel giro di pochi minuti. E’ una mossa di Facebook? No. Sono io che ho sbagliato a digitare il giorno: uno dei due post in realtà doveva partire domani. Che ci volete fare? Sono umana e non sono perfetta ( ci metto la firma per avere questo come social media fail della mia carriera).
Cosa fare quindi in questi casi? Siate sinceri e dite la verità. Spiegate quello che vi è successo. Non serve altro. Le persone apprezzeranno la vostra onestà.