Volevo raccontarvi la mia esperienza con le inserzioni Facebook. Avevo detto, all’indomani del corso di Dieci Cose, che volevo fare qualche esperimento. Mi è capitata l’occasione e ho creato due diverse campagne per due diversi target con lo stesso obiettivo: l’aumento di like. Parliamone.

Premesse

Come ho detto avevo due campagne diverse da creare. Da una parte avevo una pagina che sto amministrando da tempo, il cui argomento principale è abbastanza ostico sui social, visto che siamo in ambito edile. Dall’altra parte avevo una nuova pagina nata principalmente con lo scopo di pubblicizzare un evento.

Perché ho scelto le inserzioni per aumentare i like?

Avevo una pagina con un evento da sponsorizzare, non sarebbe stato più sensato creare una sponsorizzazione sull’evento? Forse, ma ora vi spiego perché di questa decisione.
Lo scorso Giugno uno dei miei clienti, lo stesso di questa disavventura, aveva una promozione in corso e quindi ho creato una campagna per mettere in evidenza la promozione e ottenere interazioni con il post. Ho creato la mia inserzione con un target geografico ben preciso: la città di Milano. Ho speso tutto il mio budget ma non sono stata per nulla soddisfatta dei risultati. Prima di tutto perché ho erroneamente pensato che il post in evidenza potesse portarmi like alla pagina e così non è stato. In secondo luogo perché Facebook mi ha fatto pagare interazioni che provenivano dal Marocco. Non sono la prima, non sarò l’ultima, che nota qualcosa di strano nelle campagne a pagamento. Veritasium ha fatto un video in cui ha parlato chiaramente di Facebook Fraud.

Per questo ho deciso di investire nelle campagne per aumentare i like, sperando di avere risultati migliori.

Settare le due campagne

Sistemare la campagna sulla nuova pagina che girava sull’evento è stato facile. L’evento era culturale, quindi avevo bisogno di gente interessata e di persone che fossero fisicamente vicine al luogo dell’evento, quindi ho impostato l’età dai venticinque anni in su e l’ho localizzato sul luogo dell’evento (città di medie dimensioni). I fan sono arrivati velocemente, i like sono costati poco visto il target molto preciso, la campagna ha avuto successo.

Diverso il secondo caso, quello delle campagna sulla pagina “edile”, perché in questo caso non ho un target geolocalizzato e non ho neanche un target troppo specifico, per cui ho creato una prima campagna in cui ho cercato di intercettare uomini dai trent’anni in su con interessi per edilizia e architettura. Il mio margine era ampio, per cui i like sono arrivati ma mi sono costati molto di più. Per cui ho creato una seconda campagna in cui ho cercato invece solo laureati in architettura, questo mi ha portato ad un gruppo di target meno ampio per cui ho ricevuto molti meno like, ma quei like li ho pagati pochissimo.

Cosa speravo di ottenere?

Ovviamente il mio primo obiettivo era aumentare i like, l’obiettivo è stato raggiunto.
Un’altra cosa che volevo capire però è cosa succedeva alla reach. Faccio parte di team che hanno utilizzato le campagne per aumento like e ho notato che, dopo queste campagne, che effettivamente ti fanno raggiungere maggiori like, la reach cala. Mi sono chiesta se era un “trucchetto di Facebook” per spingere a creare altre inserzioni specifiche sulle interazioni. Probabilmente lo è. Perché nonostante 70 fan interessati in più sulla mia pagina a tema edile la mia reach è rimasta esattamente quella di prima della campagna. Possibile che nonostante 70 persone in più connesse alla pagina, nonostante siano persone interessate all’argomento, la mia reach sia sempre così bassa? Speravo di passare da reach media di 10/12 persone a reach media di 30. In fondo con 160 fan mi sembravano giuste proporzioni.

Conclusioni

Queste non erano le mie prime campagne Facebook. Già in passato avevo fatto qualcosa, ma dopo il corso di Dieci Cose volevo rimettermi a rivedere la cosa. Farò ancora campagne per aumentare like? Sì. Non si può vivere senza. Le trovo utili? Ni. Non mi hanno aumentato la reach, non mi hanno aiutato come speravo. Odio sempre Facebook? Sì, moltissimo.