Il 20 Novembre scorso questo sito ha compiuto i suoi primi tre anni, ma Acrossnowhere.net non è il mio primo blog. Ho iniziato la mia carriera di blogger nel lontano Maggio 2004.
Il forum che moderavo all’epoca aveva integrato la funzione blog e io la provai subito. Il mio primissimo blog si chiamava “Show me an Angel” ed era un blog nel vero senso della parola, la descrizione era “una pagina di diario, frasi, pensieri… nient’altro“. Durò pochissimo, un paio di mesi dopo cambiai titolo e descrizione. “Show me an Angel” divenne “Black Stones”, “Black stones” era “Il diario alla Bridget Jones di un’imbranata adolescente”. Avevo appena compiuto diciotto anni e il blog non era uno strumento di marketing. Il blog era il diario online. Ho anche avuto un photoblog per un certo periodo (vedi foto: appare nello schermo)

Il blog del forum mi stava stretto. Decisi di allargare i miei orizzonti e di trasferirmi su iobloggo.com, dove aprii “Sin City – Don’t hate me, because I’m POPular”.
Sin city, per quanto sia incredibile, non fu un omaggio al film che uscì in quegli anni. Non avevo idee su come chiamare il blog, quindi aprii il dizionario di inglese, capitai su “SIN” e mi venne naturale pensare a “Sin City”. Il blog a questo punto rimaneva sempre un diario online. Parlavo di ogni cosa, senza pensare alla SEO o al web-marketing. Commentavo notizie di politica, facevo recensioni a film e libri, scrivevo della scuola (Sin City nacque nel maggio 2005, un mese prima della maturità) e dell’università, discutevo delle mie serate con gli amici: usavo il blog come diario online, ci scrivevo tutto quello che mi passava per la testa.
Abbandonai SinCity nello stesso periodo in cui scoprii Tumblr, tra il 2008 e il 2009. E per due anni e mezzo utilizzai solo Tumblr, poi nel Maggio 2011 aprii AcrossNowhere su WordPress e poco dopo, il 20 Novembre per l’appunto, comprai questo dominio e… ora siete qui che leggete questo post.

E’ il 2014 e sono più di dieci anni che faccio la blogger.

Nel 2005, oltre a fare la blogger, ero anche all’ultimo anno di liceo e facevo parte del giornalino della scuola, Schegge. Scrivevo i miei articoli sul computer e poi li inoltravo, tramite email, al mio redattore che li mandava in stampa. Ebbene, qualche tempo fa, spulciando tra vari back-up ho ritrovato un articolo che ho avevo scritto per Schegge. Voglio condividerlo con voi. E poi ditemi se non ero una predestinata.

Si Chiama WebBlog la nuova passione degli italiani

La vostra Angel è oberata di impegni (vedi interrogazione di fisica e simulazione di terza prova), ma in qualche modo è riuscita ad arrivare viva alla scadenza… ce la farò a scrivere qualcosa di decente? Ai posteri (ma soprattutto a voi) l’ardua sentenza.

Si chiama WebBlog la nuova passione degli internet-maniaci. Ormai questo mondo si sta facendo sempre più numeroso, quindi ecco una piccola spiegazione in pillole per tutti.

  • Cos’è un blog? Il blog è un diario virtuale. Un piccolo spazio sul web dove ognuno di noi può scrivere i suoi pensieri e dove chiunque può commentare. Oppure può essere un piccolo spazio tutto vostro da far leggere solo agli amici e che gli estranei non possono vedere. Un blog è semplicemente una pagina html testuale, ma piena di pensieri e sogni
  • Le regola di un buon bloggers (scrittore di Blog NdA)? Nessuna regola, si può scrivere ciò che si pensa e basta, senza remore né limite.
  • Come nasce un blog? Fare un diario virtuale è semplice, ci sono riuscita persino io (il che è tutto dire). Ci sono siti specializzati nella creazione di blogs e in cinque minuti il gioco è fatto. Hai il tuo spazio web personale da usare. Uno dei siti più usati dai bloggers italiani è sicuramente Splinder (www.splinder.com), ma anche Iobloggo è piuttosto conosciuto (www.iobloggo.com)
  • Il blog serve alla scuola? A quanto pare sì! Negli Stati Uniti il blog è già una realtà consolidata, tanto che è nato l’Educational Blogger Network (eBN), comunità internazionale sponsorizzata dal Bay Area Writing Project dell’Università di Berkeley e da Weblogger.com. eBN è una rete che unisce tutti i docenti (dalla scuola materna in poi) che usano il weblog per l’insegnamento e l’appprendimento. E non è tutto: Roberto Manfredi, insegnante di matematica alla Einstein di Milano, ha trovato nel blog una forma di aiuto valida alla sua materia ed ha aperto due blog, in cui parla dei suoi programmi e dei suoi progetti con tanti link a siti “matematicamente” utili. E’ un buon modo, secondo il prof informatico, per restare in contatto con alunni e genitori.

Insomma ecco quella che considero un’infarinatura mooolto generale al favoloso mondo della blogosphera e che spero potrà esservi utile.
Ultima annotazione, potete anche visitare il blog tutto dedicato alla scuola al link www.edublog.org .

Angel