Siamo all’inizio dell’anno. E’ il momento in cui le persone lavorano sodo per far diventare i loro buoni propositi di fine anno delle solide realtà. Sono sicura che tra voi c’è qualcuno che ha pensato:”Quasi quasi apro un blog“.
Ebbene, ho imparato qualcosa in questi undici anni da blogger e ho deciso di essere per voi quello che Virgilio fu per Dante. Alla fine di questa guida sarete pronti per aprire un blog (forse)
La giusta piattaforma
Aprire un blog è relativamente facile, grazie alle decine di diverse piattaforme a disposizione. A mio avviso però la scelta si limita ad una gara a quattro. La sfida è tra Blogger, WordPress, Tumblr e Medium. Queste, per me, sono le migliori piattafore di blogging oggi.
Blogger – E’ la piattaforma blog che viene offerta da Google. Qualcuno dice che, essendo di Google, Blogger sia più facilmente posizionabile, ma a mio avviso questa affermazione è falsa. Personalmente non amo molto blogger, lo trovo confusionario e poco personalizzabile. Ammetto però di non aver una grande esperienza.
WordPress – Il mio blog è wordpress. Vi dico subito che secondo me WordPress è al momento senza rivali, è la soluzione migliore. Ci sono diversi modi per avere un blog WordPress.
- WordPress.org – E’ la strada più difficile, ma la migliore. In questo si tratta di una vera e propria installazione di wordpress su un dominio proprio. Perché ritengo questa la migliore soluzione? Perché avere un dominio proprio è sempre una buona idea, perché è più facile da gestire, perché non hai limitazioni, perché è una scelta che alla lunga si rivela molto più economica rispetto ad altre, perché è più professionale… potrei andare avanti ad oltranza.
- WordPress.com – In questo caso WordPress è già installato, pronto per essere utilizzato, ma ha delle limitazioni: non puoi installare plugin, non puoi mettere mano al codice, etc. L’unico modo per non avere queste limitazioni è di pagare per bypassarle. E costa molto. Comprare un dominio attraverso WordPress arriva a costare 90 Euro.
- Altervista – Una buona via di mezzo tra WordPress.org e WordPress.com. Altervista offre ai suoi utenti blog wordpress pronto da utilizzare senza limitazioni.
Tumblr – Sapete bene che io ADORO Tumblr. Aprire un blog su Tumblr però lo trovo azzardato. Dipende ovviamente dall’argomento del blog, da cosa volete farci e a chi vi state rivolgendo, ma c’è da ricordarsi che Tumblr è tecnicamente un servizio di MICRO-blogging, che funziona molto bene sul visual, che ha qualche problema con la SEO e vive molto al suo interno.
Medium – Medium è una specie di Tumblr che incontra WordPress. Funziona molto bene dal punto di vista SEO, ma è anche facile, funzionale ed è subito pronto. Per chi si butta per la prima volta nel mondo del blogging potrebbe essere la giusta soluzione. Anche se rimane un po’ impersonale.
Ci vuole costanza. E pazienza.
Aggiornare un blog è difficile, difficilissimo. Lo dico per esperienza. E’ un compito che richiede costanza. Non posso far passare troppo tempo tra un post e l’altro. Il mio obiettivo è fare almeno un post alla settimana, ma sono abbastanza contenta anche quando riesco a pubblicare un post ogni due settimane.
Scrivere un post è relativamente facile, anche di tanto in tanto si lotta contro “il blocco dello scrittore”. Ciò che porta via tempo è trovare qualcosa da scrivere, pensare a come scriverlo, cercare di farsi una opinione in merito dell’argomento che si andrà ad affrontare, trovare spunti di discussione, cercare le immagini del post…
Il fatto è questo. Sul web c’è una concorrenza spietata. Quando si apre un blog si deve considerare di avere costanza e di pazienza, perché non ci sarà successo immediato. E oltre alla costanza, alla pazienza bisogna metterci qualcosa in più per distinguersi da tutti gli altri. Vi do tre domande a cui rispondere.
1. Di cosa voglio scrivere?
2. Come voglio scrivere?
3. Perché le persone dovrebbero leggere quello che scrivo?
Il blog è un social
Il blog è tecnicamente un social network. E’ uno dei primi strumenti del Web 2.0. Ma il blog funziona meglio se viene accompagnato agli altri, di Social Network. Twitter, Facebook, Linkedin, Google+… Non c’è blog che non abbia i bottoni di condivisione (io uso ShareThis), ma è importante anche per il blogger essere una presenza attiva sui Social. Non occorre essere presenti su ogni tipo di Social. Scegliete quello che secondo voi è più adatto, quello che preferite e cominciate a parlare. Ricordate, ovviamente, di non parlare solo di voi stessi.
La SEO è (anche) User Experience.
Okay, mettiamo che abbiate aperto il vostro blog. Adesso immagino vorreste farvi trovare dai lettori. Questo è un lavoro per la SEO. Cosa significa? La SEO vi rende visibili sui motori di ricerca. Ed è un lavoro da professionisti. Ma per iniziare non preoccupatevi. Ricordate che la SEO è anche user-experience. Non imbottite il blog di pubblicità, create un sito che non sia troppo lento, fate in modo che il vostro blog si veda anche da dispositivi mobile e scrivete dei buoni contenuti.