Link Building: parliamone!

Girando su vari gruppi di Facebook dedicati alla SEO e al Web, ho notato che ci sono persone che si interrogano sulla Link Building. Ho deciso che vale la pena di parlarne, perché c’è parecchia confusione sull’argomento che è molto interessante, seppur complicato.
Oggi parliamo della link-building Acrossnowhere Style

Cominciamo dalle basi: cos’è la link building?

Traducendo letteralmente stiamo parlando di “costruzione di link“. La Link Building è una parte della SEO atta all’aumento dei link in entrata verso un sito web.

La Link Building è importante?

Diciamo di sì. Si tratta di un discorso abbastanza complicato. Una volta era forse la parte più importante di una strategia SEO, oggi non lo è più, ma comunque ha il suo peso. E’ sempre importante avere dei link che rimandano ad un sito.

Com’è cambiata la link building?

Prima di tutto dobbiamo considerare che tutta la SEO ha subito un cambiamento notevole negli anni. Nei giorni prima di Google per essere “primi sui motori” bastava ripetere centinaia di volte le keywords che ci interessavano e voilà. Adesso è subito penalizzazione per keyword stuffing!
Così com’è cambiata la SEO, è cambiata molto anche la link building. La Link Building si è trasformata completamente. Una volta era una cosa facile. Adesso è la parte più difficile, complicata e stressante di tutto il processo SEO.

La Link Building di una volta

  • C’era una volta la Directory – Per fare link building potevi semplicemente linkare il tuo sito su decine di directory diverse e vivevi felice.
  • Link reciproci – Funzionava bene per i blog durante gli anni d’oro di Splinder/Iobloggo. Si ci linkava tutti a vicenda con allegria. Spesso erano link naturali (“linko questo blog perché è interessante e i miei lettori dovrebbero darci un’occhiata”), ma altrettanto spesso erano favori (“Ti ho linkato sul mio blog, mi linki sul tuo”, un po’ il “followback” del 2005)
  • Le firme dei forum – Correva l’anno 2005 e su ForumFree ho visto cose. Che preferisco dimenticare.
  • Un link era sempre e comunque un buon link

La Link Building adesso

  • Link di qualità – E’ la cosa più importante adesso. Qualsiasi link in entrata deve essere di qualità.

Cosa significa “link di qualità”?

Questa è una domanda da un milione di dollari. Partiamo da un presupposto. Ogni mercato, sul web, è diverso. In linea di massima posso dirvi però directory, article marketing e scambi di link non funzionano più.

I link, per essere di qualità, devono essere il più naturali possibile. Per questo si ritorna a parlare del “content marketing“, per questo moltissimi professionisti della SEO vi diranno “Content is the king“. Scrivere contenuti interessanti vi porterà link naturali. E’ tutto collegato.

Detto questo il lavoro di un buon SEO è capire il mercato in cui sta lavorando. Le directory e l’article marketing non sono il male a prescindere, ci sono alcuni settori in cui funzionano ancora. Ma anche in questo caso sarà compito del SEO valutare dove e in che modo ha senso fare una campagna di link building di questo tipo.

I Link dai Social

I link in generale sono di due tipi: do follow e do not follow.
Quando parliamo di link building ciò a cui spesso ci riferiamo sono i link do follow. I SEO bramano i link do follow perché sono quelli che davvero interessano a Google, sono quelli che influenzano il PageRank.

La definizione di PageRank di Google – “PageRank works by counting the number and quality of links to a page to determine a rough estimate of how important the website is. The underlying assumption is that more important websites are likely to receive more links from other websites”

I link che arrivano dai social media sono do not follow, non influenzano direttamente il nostro posizionamento né il nostro PageRank. E nonostante questo sono comunque importantissimi.
La cosa che è importante capire è che la SEO è un insieme di fattori. Un buon posizionamento non è solo content marketing, non è solo link building e PageRank, ma è l’insieme delle cose. Un articolo condiviso sui social significa comunque un aumento di visite, possibilmente l’aumento del tempo medio di visita e la diminuzione della frequenza di rimbalzo. Questi sono fattori che influenzano il nostro posizionamento.

Edit del 24/02 – Ho parlato del PageRank ma, siccome se ne discute spesso ultimamente e non credo di essere stata chiara, penso che valga la pena parlarne ancora un po’. Il page rank qualcosa che ha ancora valore? E’ una domanda trabocchetto a mio avviso, perché il fattore di PageRank non è aggiornato. La Toolbar PageRank di Google è stata dismessa più di un anno fa. Cosa significa? Che il fattore PageRank non è morto, ma in mutazione. Vi lascio un post di SEO by Sea che va nel dettaglio e parla di un possibile ricambio pagerank

Domanda necessaria: ma la link building serve davvero a qualcosa?

Se non è fatta bene può essere dannosa e penalizzare il sito. E anche linkando solo su siti di “qualità” ci potrebbe essere il problema dell’aumento di frequenza di rimbalzo e della diminuzione della durata visite media, fattori che abbiamo scoperto influire sul SEO. E’ importantissimo valutare molto bene ciò che si sta facendo.

Link Building in Stile Acrossnowhere

Dopo aver cercato di spiegarvi i fondamentali della link building, voglio illustrarvi il mio personale piano di link building. L’ho strutturato in modo che sia una guida, una specie di checklist.

Analisi del sito

Si comincia sempre dall’analisi. Per prima cosa dobbiamo rispondere ad una semplice domanda. Il sito su cui dobbiamo fare link building è un sito nuovo o è un sito vecchio?
Un sito vecchio potrebbe avere già dei link in entrata. Il mio compito in questo caso è analizzarli e capire se c’è qualcosa che potrebbe dare fastidio, in tal caso dovrò prendere provvedimenti e “ripulirlo” dai link nocivi.

Analisi del Mercato

Come detto prima ogni mercato diverso. Studiando il mercato sul web cerco di rendermi conto quale sia la strategia più giusta per cominciare.

Analisi Concorrenti

L’analisi del mercato sul web mi fornisce anche informazioni sui miei concorrenti dai quali posso prendere spunti. Per analizzare la link building dei concorrenti uso un software, Link Assistant. Non è un lavoro di copiatura, sia chiaro, anche perché ciò che va bene per uno potrebbe non andare bene per gli altri, quindi si tratta soprattutto di fare considerazioni.

Link interni

Spesso si ci dimentica che c’è una parte di link building che è interna. Collegare con criterio diverse pagine di un sito con dei link è di solito il mio primo passo per una buona link building. Inoltre è importante anche linkare siti esterni. Questa è una cosa che è particolarmente difficile da far capire al cliente, ma che è davvero utilissima.

Punta sul Content Marketing e Apri un blog

Lo devo ripetere ancora? Il blog è il tuo miglior strumento di marketing. Sì, è ancora valido.

Google+, Youtube, Social in generel

Non sono link do-follow, Google non li considera ufficialmente come fattore di posizionamento, ma avere una buona presenza social è comunque importante come dicevo prima.

Fare Report come se non ci fosse un domani

Non si ci muove. I Report sono la base della SEO. Non faccio report specifici per la link building ma faccio dei report che tengono conto di tutti i fattori che entrano in gioco. Devo capire se quello che sto facendo è qualcosa che ha un senso. Per riuscire a capirlo devo tenere tutto constantemente monitorato.

E come sempre… non si finisce mai di imparare

Seguire blog, ascoltare gli altri, essere sempre aggiornati. In un settore come la SEO di imparare non si finisce mai. Per questo vi consiglio il post “Le attività di link building sono lecite o meno?” del mio amico nerd Benedetto Motisi, una lettura davvero interessante che li vale due link do follow. A Good Content is the king!