Il prossimo 2 Giugno entrerà in vigore la legge sui cookies del garante della privacy. Personalmente ci sto capendo molto poco e sto cercando di informarmi al meglio per essere in piena regola. La cosa però non sembra essere facile come sembra, perché ci sono diversi punti oscuri su cui ho diversi dubbi.
So già che mettere a norma questo blog mi costerà tempo e denaro (e mal di testa). Mi sto seriamente chiedendo se ne valga la pena per un sito che fa 2000/3000 visite al mese e che ultimamente non riesco a seguire quanto mi piacerebbe. Alla fine però AcrossNowhere.net è un pezzo di cuore.
Una legge europea contro i colossi del web
La legge che entrerà in vigore il 2 Giugno viene fuori da una legge europea che chiede il controllo dei cookies. E’ una di quelle leggi nate per proteggere la privacy online delle persone da quelli che vengono detti “colossi del web” (Google, Facebook, Amazon). Per me la privacy dell’utente è molto importante ed è giusto proteggerla (sono utente del web dal 1999, quando l’anonimato era tutto), ma a mio avviso questo tipo di legge renderà solo più difficile la vita ai piccoli.
Questo video spiega bene quali sono i problemi della legge Europea.
La Legge italiana sui Cookies
A partire dalla legge Europea sui Cookies, ogni stato ne ha creato una sua versione. In Italia il grosso problema sta nel capire la differenza e individuare i cookies tecnici e i cookies di profilazione. Sono due cose molto diverse che prevedono due trafile molto diverse.
- I Cookies tecnici sono i cookies necessari e sono i cookies di analisi del sito web.
- I Cookies di profilazione sono invece quelli che fanno una, appunto, profilazione dell’utente e dei suoi interessi. Un po’ quello che fa Facebook per intenderci che ci riconosce un po’ ovunque.
Perché toglierò Adsense dal blog?
Adsense è il servizio di Google sulla pubblicità. In sostanza il patto tra me e Google è questo: io ospito la pubblicità di Google sul mio blog/sito e lui mi paga se la pubblicità rende. Ho attivato ben pochi banner e solo su certi tipi di contenuti, perché per me la pubblicità va bene ma con giudizio (tanto lo so che avete tutti adblock). In due anni di Adsense devo ancora vedere il mio primo pagamento e Google paga al raggiungimento della soglia dei 70 euro, quindi potete immaginare quanto sia importante per me Adsense. Detto questo Adsense fa parte dei cookies di profilazione e ora vi racconto cosa comporta la questione
- Avere Adsense significa avere attivi sul proprio sito dei cookies di profilazione. Non sono cookies miei, sono Cookies di Google ma sono sul mio blog quindi diventa problema mio (ebbene sì).
- Per potermi tenere Adsense dovrei andare dal garante della privacy e dirgli:”Ehi, ho adsense che genera cookies di profilazione“. Devo anche versare 150 euro per simpatia.
- Inoltre dovrei installare un pop-up di accettazione cookie che mi oscuri il sito fin tanto che l’utente, appunto, accetta (e fu così che le mie visite crollarono)
- Senza contare che, tra l’avviso al garante e il pop-up, dovrei anche trovare un servizio (o un avvocato) che mi generi la privacy policy giusta per i miei cookies e che dovrei contattare un programmatore che mi faccia una pagina in cui dare agli utenti la possibilità di fare l’opt-out dai vari Cookies.
Tutto questo per i miei 3.63 euro di current balance. Sì, ne vale proprio la pena.
Fosse solo adsense il problema
Analytics è uno dei punti che per me rimangono oscuri. I dati sulle visite generano quelli che sono considerati cookies tecnici, ma Analytics è di terze parti e quindi diventa cookies di profilazione. Alcune persone sostengono che basti fare in modo di anonimizzare gli ip per fare diventare Analytics un cookies tecnico. Altri dicono che Analytics non è davvero considerato come cookies di profilazione anche se di terze parti.
E i bottoni sociali come li consideriamo? E il like box di Facebook?
La parte più bella però sarà spiegare ai miei clienti le cose che sto cercando di spiegare a me stessa: le spese in più, la perdita di tempo e i mal di testa. Non vedo proprio l’ora di poterli informare che fare una campagna Adwords o FacebookAds a conversione adesso significa comunicazione più donazione monetaria al garante, avvocato e programmatore.
Ne vale la pena?
N.B. Questo post potrebbe contenere inesattezze. Sto cercando ancora di capire. Siete liberi di farmi notare i miei sbagli nei commenti