Non si può pensare alla Social Tv senza pensare a Twitter e non si può pensare a Twitter senza gli hashtag. Gli Hashtag sono fondamentali per diversi motivi. Vorrei analizzare con voi alcuni casi e cercare di capire cosa significa hashtag e la loro importanza intrinseca nel real time marketing e nella social tv.
I vari hashtag della Social Tv
Quando parliamo di second screen experience, di social tv e di Twitter di solito pensiamo che ogni programma abbia il suo hashtag dedicato. E’ quasi sempre vero: ormai è difficile che ci sia un programma che non abbia un suo hashtag. Ma non è tutto: alcuni telefilm, specialmente quelli che si rivolgono ad un pubblico particolarmente attivo sui social, di solito hanno ben più di un hashtag.
Se ci sono due personaggi che in un telefilm sono sentimentalmente coinvolti sicuramente hanno un hashtag identificativo.
Se ci sono delle scene particolarmente interessanti su cui dare attenzione… la scena avrà un hashtag (vedi immagine).
La Social Tv non è solo una questione di hashtag però. Negli Stati Uniti la questione second screen experience è presa parecchio sul serio, per cui di solito il live tweeting di un programma è qualcosa a cui anche cast e crew prendono parte.
Durante gli episodi più importanti il Social Media Marketing Team della Abc Family è al lavoro a 360°. Su Pinterest vengono caricati consigli fashion sulla base degli outfit che si vedono nel programma, si creano gif animate da postare su Tumblr, su instagram si incoraggiano gli spettatori a fotografarsi mentre va in onda lo show… Tutto questo è monitorato e comunicato con gli hashtag.
L’hashtag non è più qualcosa che si limita a Twitter: viene usato trasversalmente su ogni piattaforma.
Quali sono i vantaggi degli hashtag?
- Creare conversazione
- Incoraggia la visione
- Incoraggia la visione in diretta – Non è una questione di sfumature. Guardare in diretta è importantissimo
- Feedback immediato
- Trasformare semplici spettatori in fan sfegatati
Creare conversazione
Creare conversazione significa migliorare l’engagement. Per un programma televisivo il chiacchiericcio è importante. Aumentare le conversazioni significa migliorare la popolarità di un programma e questo significa sponsor.
Incoraggia la visione e la visione in diretta
L’hashtag è qualcosa che si espande in fretta, per cui è facile che vedendo qualcuno commentare qualcosa si ci incuriosisce e si cominci a guardare. Si incoraggia la visione per l’appunto. E ben più importante viene incoraggiata la visione in diretta. Si gioca tutto, in questo caso, sul “Fomo”, cioè “Fear of missing out”.
Feedback immediato
Una delle cose più belle della SocialTv è questa: avere un feedback immediato da parte dei telespettatori. Questo ci può aiutare a capire se ciò che stiamo facendo è giusto, se la strategia che stiamo adottando funziona. Per chi lavora sui social spesso il feedback immediato è sinonimo di crisi ed è un incubo. Nel mondo della Social Tv questo non è sempre vero e a mio avviso è un grosso aiuto per chi fa comunicazione.
Trasformare semplici spettatori in fan sfegatati
Come ho detto nel paragrafo precedente spesso il cast e la crew partecipano attivamente al live-tweeting del programma. Partecipare significa anche parlare con i telespettatori che commentano, fare retweet ed essere attivi. Essere notati da un attore può già essere un grosso incentivo. Aggiungiamo che a volte alcuni programmi creano contest e gare a premi… ed ecco che un semplice spettatore diventa un fan.
Hashtag: non solo live
Gli Hashtag e il live sono importanti, ma non è solo una questione di commento in diretta. Twitter e Instagram sono i re della diretta, ma su Tumblr si continua a postare ancora e ancora e ancora fino alla nuova puntata e poi si aggiungono i post delle persone che stanno recuperando il programma con repliche o grazie a servizi di streaming online. L’hashtag è ciò che unisce tutto. Questo causa un po’ di problemi: evitare le anticipazioni è sostanzialmente impossibile oggi come oggi. Ed è uno dei problemi che abbiamo oggi e che alimenta il mercato della pirateria (“non voglio aspettare la messa in onda italiana: voglio vedere adesso“) e su cui Netflix sta giocando una gara importante. L’hashtag è alla base di tutto. Se si parla di Social Tv… si parla di hashtag.
N.B. Mi rendo conto che questo post sia un po’ breve e ben poco dettagliato, ma purtroppo è quasi mezzanotte, ho sonno e ho fatto il possible. La mia passione per la Social tv deriva dalla mia passione per i telefilm, quindi le cose di cui parlo sono quasi sempre vissute in prima persona. Aggiungo quindi una rapida esperienza personale sulla questione hashtag e social tv: grazie agli hashtag su Tumblr e su Twitter ho recuperato un sacco di telefilm. Sto guardando “The 100” in questo momento proprio grazie a Tumblr. Detto questo anche io ho “influenzato” altre persone a vedere telefilm e questo si faceva anche prima degli hashtag ovviamente. C’erano forum e blog e di questo ne ho già parlato nel mio post su Xena.
Per finire vorrei darvi una piccola anticipazione sul post della prossima settimana: voglio parlare del revival di Gilmore Girls (“Una mamma per amica” in Italia): cercherò di spiegare le fondamenta di quello che chiamo il “marketing della nostalgia” e di come questo influenzi la generazione Y, cercherò di andare a fondo sulla questione sequel/reboot/revival e citerò anche l’esempio di Veronica Mars, il sequel finanziato su Kickstarter, cercherò di capire se è vero che c’è un problema di mancanza di creatività e soprattutto farò un confronto con alcune persone sulla questione “com’era ieri” e “com’è oggi“. Spero di avervi incuriosito. Restate in contatto