Riflessioni sul futuro del consulente SEO

Ogni tanto si ritorna sullo stato di salute della SEO. Sono sempre molti quelli che la danno per morta, completamente sostituita dai Social. Altri, più ottimisti, la stanno vedendo in lento declino. Personalmente io non mi sono mai divertita tanto come in questo momento a fare SEO: è sempre più complicata, più difficile e più impegnativa e per questo mi piace ancora di più. Ma qual è il futuro della SEO e soprattutto del consulente SEO? Parliamone.

Il futuro della SEO

E’ tutto in movimento, è tutto in evoluzione. Questo è poco, ma sicuro. Dal 1995 ad oggi non è cambiata solo la Social TV. La SEO di dieci anni fa è completamente differente da quella di oggi. Questa è l’unica costante: il cambiamento.

ASO: App Store Optimization

Secondo una ricerca di ComScore aggiornata al dicembre 2014 sappiamo che il 60% della navigazione online arriva da mobile (tablet e smartphone). Non solo, secondo uno studio di Forrester l’85% del consumo dati da mobile arriva da app. Il futuro della SEO può passare anche da qui, dalla App Store Optimization, cioè dalla ASO. Sto studiando l’argomento da qualche mese ma le risorse sono ancora poche: ci troviamo di fronte ad un territorio inesplorato, ma pieno di possibilità.
Al momento la ricerca di App sugli App Store è simile a quella della SEO degli anni 90 e quindi sappiamo già che dovrà andare a migliorare. Immaginare adesso un’ASO semantica non è fantascienza.
Iniziare a sperimentare adesso quindi è cosa buona e giusta.
Tanto più che qualche mese fa sia App Store che Google Play hanno entrambe rilasciato delle analytics agli sviluppatori di App: sono ancora “primitive” (soprattutto quella di Google Play), ma a mio avviso denotano un interesse sempre maggiore.

Non solo: non bisogna dimenticare la ricerca Spotlight di iOS. In fondo anche questo è un motore di ricerca con le sue regole. Questo punto mi preoccupa un po’ devo ammettere, ma confido che arriveranno ben presto studi, ricerche e linee guida che mi aiuteranno ad imparare.

ricerca spotlight nel futuro della SEO?

Social Search

E’ chiaro che i Social siano molto importante ed è altrettanto chiaro che Facebook è in questo senso sta cercando di diventare tutto il nostro mondo, è indubbio che la Social Search sia qualcosa con cui dobbiamo fare i conti. Adesso.
Tra Linkedin Pulse, Twitter Moments, Medium, Tumblr, Snapchat discover e soprattutto le nuove note di Facebook: sembra che tutti i contenuti girino esclusivamente sui Social. Così non è, ma di certo ogni tipo di canale di comunicazione ha le sue regole e le sue caratteristiche.
Se Medium è ottimo per la SEO “classica” (ricerca tramite motore di ricerca), lo stesso non possiamo dire di Tumblr che è molto difficile da posizionare perché si sviluppa soprattutto al suo interno (lo sapevate che solo i primi 5 tag di un post sono ricercabili nel motore di ricerca interno di Tumblr? Sapevatelo!).
E poi c’è Facebook e tutto il network di Facebook su cui si sviluppano ogni giorno più di un miliardo di ricerche (Google ne ha più di 3 miliardi, ma Facebook sta guadagnano terreno).

Siri

Ho un’iPhone 6S. In auto, quando ho bisogno di qualche informazione, faccio presto a dire “ehi Siri” e a chiedere alla mia “assistente personale e virtuale”.
Mio padre, che usa il mio vecchio iPhone5, usa Siri spessissimo: senza occhiali non vede bene, ma Siri lo riconosce e gli da le risposte che cerca.
Sul mio PC ho Cortana ad aiutarmi.
E’ il momento delle assistenti virtuali. Siamo ancora lontani dalle situazioni che presentava il film “Her”, ma sicuramente Apple, Microsoft e Google si stanno muovendo per poterci offrire degli aiutanti, dei collaboratori, sempre più intelligenti e sempre più personalizzati.
Il compito dei SEO del futuro sarà anche conoscere le dinamiche che stanno dentro gli assistenti virtuali? Sembra assurdo, lo so, ma non è così improponibile come idea.

Il futuro del Consulente SEO

Ma a questo punto viene da chiedersi… qual è il futuro del consulente SEO? Se qualche anno fa il mio lavoro poteva limitarsi a migliorare il posizionamento di un sito, adesso questo non mi basta più.

In questo senso quando parliamo dei Social e di SEO, dobbiamo ancora parlarne come qualcosa di futuro? Credo che sia sotto gli occhi di tutti il fatto che i Social sono importanti, anche se non strettamente collegati a fattori di ranking. Il problema è che spesso vedo sedicenti consulenti di SEO che completamente ignorano i Social oppure si ci affidano al 100%.
Ai primi dico: dove avete vissuto negli ultimi 6 anni?
Ai secondi invece consiglio di controllare su Analytics sulle visite dai social la durata delle visite medie e la frequenza di rimbalzo.
E’ tutta una questione di equilibrio.
Ed è soprattutto una questione di risultati.
Certo, avere il sito in prima pagina di ricerca è un vantaggio, ma adesso i risultati che voglio far ottenere ai miei clienti sono differenti: il mio lavoro deve procurare risultati concreti? Essere in prima pagina è un buon primo passo, ma se non ho un sito che converte… be’ il mio lavoro è davvero utile?
In un certo senso divento una consulente di web marketing in generale. Mi aiuta, in questo senso, avere una buona conoscenza del web in generale: come professionista, ma anche come user e come social-fanatica. Vedo il mondo del web da tante prospettive differenti. Ed essere un consulente di web marketing può anche dire, secondo me, che un progetto potrebbe non passare dal posizionamento sui motori di ricerca, ma da Facebook o da Adwords.
Su questo punto comunque mi piacerebbe intavolare un dibattito. Cos’è il consulente di SEO? Quali sono le sue competenze? Dove si deve fermare una consulenza di SEO?