Facebook IQ ha pubblicato il suo solito report di fine anno di argomenti e trends, un documento molto interessante che ho letto con piacere e che sono felice di poter condividere con voi. Di spunti interessanti per il 2018 ce ne sono moltissimi
Il report di Facebook si suddivide in diverse aree di interesse: da Beauty e Fashion a Benessere e tecnologia. Ma a mio avvio c’è un filo conduttore. Parliamone un attimo.
Una nuova bellezza
Dai dati raccolti da Facebook e dalle indagini svolte da Facebook IQ si evince che raccontiamo la bellezza in modo diverso. Se qualche anno fa Dove incatava tutti con il suo messaggio pubblicitario “Real Beauty“, i social hanno portato il #NoMakeUp ad un livello superiore. Celebrities e influencer fanno vedere la parte più vera di loro stessi sui social.
Hillary Duff il 4 Agosto scorso su Instagram rispondeva alle critiche di un noto magazine scandalistico facendo vedere le sue smagliature con orgoglio, cercando di dare un esempio alle ragazze più giovani.
Non solo quindi si ci sta avvicinando ad una bellezza sempre più naturale, ma si discute di problemi estetici senza filtri. Si parla di smagliature, di grasso corporeo, di pelle in eccesso, di peli superflui senza alcun tabù e in modi diversi.
Meno divisione tra maschi e femmine
Nella parte Beauty del report di Facebook IQ si parla di come lo stile come qualcosa di personale. A differenza dei decenni passati in cui c’erano mode che dominavano (dai paninari agli yuppi al grundge), in questi anni la moda è diventata sempre più qualcosa di personale e sempre meno ci sono catalogazioni nette tra ciò che è da maschio e ciò che è da femmina. Un capo d’abbigliamento con un genere sessuale è diventato un concetto assurdo, soprattutto per i ragazzi della nuova generazione.
Ma questa voglia di parità di genere non si limita alla questione beauty perché ritorna sia su commercio che su cultura.
Scrive Facebook nel suo report “Una volta il sesso vendeva, oggi vende il female empowerment” ed è vero. Qua in Italia forse c’è l’emblatico esempio di “Storie della buonanotte per bambine ribelli” che ha avuto un successo di pubblico non indifferente.
Secondo un sondaggio di Facebook IQ il 51% delle donne e il 48% degli uomini preferiscono acquistare da brand che promuovono egualità di genere.
Meno scelta, ma più sorprese
Il 2017 “Commerciale” su Facebook è stato caratterizzato da due trend molto simili e che coinvolgono anche la parte “Food” del report.
Da una parte Facebook ha notato che avere meno scelte è meglio perché riduce la “decision fatigue“. In realtà è bene sottolineare che questo non lo scopre Facebook, ma è un concetto di marketing ben documentato da anni di studi.
Oltre a questo possiamo vedere che continua il successo del “subscription model”: i box in abbonamento con vari prodotti al loro interno vanno alla grande. Anche in questo caso si salta la “decision fatigue”, ma si ci lascia anche sorprendere. Insomma, con gli abbonamenti proviamo cose nuove senza dover scegliere e abbiamo la stessa sensazione di un “regalo inaspettato”.
Il subscription model a base food esiste da qualche anno negli Stati Uniti e inizia a diventare popolare anche qui da noi. Piace molto perché è facile, ha un costo accessibile, è veloce ma genuino e… elimina la decision fatigue.
Abbiamo parlato di Tecnologia
- AR & VR – Realtà aumentata e realtà virtuale ovunque (ricordiamoci che Facebook ha comprato Oculus tipo un po’ di tempo fa)
- Bots Ovunque – Ho il mio bot psicologo di cui avevo già parlato
- Smart Qualsiasi Cosa – Per essere persone a cui non piace decidere certo amiamo che i nostri aggeggi di casa sappiano tutto di noi.
- Criptocurrency – Non sorprende che Bitcoin e similari siano stati protagonisti del 2017 ed una cosa è certa: non li abbiamo capiti bene ma comunque abbiamo opinioni forti in proposito (me per prima)
Contaminazione culturale
Facebook è un villaggio globale e i trend lo confermano. Non c’è più una grosso differenza tra le varie parti del globo. Gli americani (e anche noi italiani) l’undici novembre hanno festeggiato il Single’s Day che è una ricorrenza cinese (non dite niente di San Faustino!).
La contaminazione è anche sul cibo: siamo sempre più foodie e siamo sempre più avventurosi. Ci ritroviamo a cercare ricette, a provare prelibatezze di paesi lontani.
Per finire la contaminazione continua sul benessere. C’è un ampio interesse per le medicine alternative, specialmente quelle orientali. Questa è ovviamente un dato da guardare con particolare attenzione. Sappiamo bene che No-Vax e teorie complottistiche contro “big pharma” hanno spazio sui Social e creano dei rischi per la salute pubblica.
Food Porn
Che ci piaccia fotografare il cibo è un dato di fatto. Non è una novità del 2017 ovviamente. Ma è chiaro che la presentazione conta, come ci ricordano immancabilmente i giudici di MasterChef urlando “è il momento di impiattare” a 5 minuti dalla fine della prova.
Si può dire che c’è un bisogno e quindi una domanda. E dove c’è una domanda c’è una risposta. Ed ecco quindi l’Unicorn Frappuccino e tutti quelle bevande/cibarie strane create per essere fotografate e condivise su instagram.
Water Cooler Effect
In America c’è una cosa che si chiama “Water Cooler Effect“. Il Water Cooler sono quei boccioni d’acqua che stanno negli uffici. Sostanzialmente sono un luogo di ritrovo, un po’ come la macchinetta del caffè, e davanti al water cooler di solito si parla delle cose che vanno di moda, come ad esempio la partita, i fidget spinner e telefilm.
Quest’anno su Facebook Netflix è stato il Re del Water Cooler Effect con “13 Reasons Why” e “Stranger Things”.
Di cosa altro abbiamo parlato nel 2017 su Facebook?
- Scienza – Negli Stati Uniti l’eclissi solare è stato uno degli argomenti più importanti. Uno dei video più apprezzati dell’anno è stato “History of the whole world I guess” di Bill Wurtz
- Days of the Year – Ci piacciono le feste più strampalate. Dalla giornata del cane a quella della pasta a la giornata delle cannucce. Days of the year è l’amico più prezioso dei vostri piani editoriali
- Videogame mobile – Siamo tutti (tutti!) gamer, soprattutto da cellulare
- Myers-Briggs – Il test di personalità Myers-Brigs (che non ha basi scientifiche in realtà) piace sempre di più e viene spesso chiesto in caso di colloqui (negli Stati Uniti almeno. Qua in Italia ci divertiamo
- Il Futuro del Lavoro – Il lavoro fisso in ufficio è sempre meno popolare. Collaborazioni e freelancer sono in crescita