Come tutti già saprete ormai, Facebook sta perdendo utenti e sono soprattutto gli adolescenti a decidere di abbandonare il grande social blu. Come dobbiamo interpretare queste informazioni? Prima di tutto, nonostante il titolo catastrofico del mio post, voglio rassicurarvi che useremo Facebook ancora per un po’, dobbiamo ricordarci che Facebook ha più di un miliardo di iscritti, una cifra di una certa importanza. Inoltre rimane pur sempre il social più utilizzato e con il più alto numero di utenti in Italia.
E’  bene non sottovalutare la perdita di utenti e guardare a Facebook con una prospettiva diversa.
Prima di Facebook c’era MySpace. Prima di MySpace c’era Friendster. In mezzo Livejournal. Tutti questi siti esistono ancora, ma non hanno più la popolarità di una volta e ci dimostrano che i social hanno una data di scadenza. Di solito un social media muore quando arriva qualcun’altro a sostituirlo. Friendster fu destituito da MySpace e MySpace da Facebook. Anche Forum e Chat IRC, ancora molto utilizzati da un’utenza geek, continuano a perdere utenti. E che dire di Splinder? La piattaforma blog italiana ha chiuso un paio di anni fa. La colpa di tutta questa terra bruciata è da collegarsi ai social media, ma in particolar modo a Facebook. Internet nel 2007 era molto differente da quello di adesso.

I teenagers odiano Facebook

Non so se queste prime perdite di utenti si riveleranno come avvisaglie di un inesorabile abbandono, ma vale la pena chiedersi chi è che se ne sta andando e perché.
Rispondere alla prima domanda è semplice. Ne hanno parlato in tanti: sono i teeangers americani quelli che stanno lentamente ma inesorabilmente abbandonando Facebook.
I motivi possono essere diversi, ma secondo me si ci trova di fronte a due opzioni.

  1. La maggior parte degli users di Facebook ha sopra i 25 anni e sono tanti gli over 35. Questo significa che su Facebook ci sono mamma e papà che ti richiedono l’amicizia e improvvisamente devi stare attento a tutto quello che scrivi e che condividi. Non una prospettiva allettante, me ne rendo conto io per prima.
  2. Facebook è complicato. Instagram, Twitter, Snapchat e Tumblr sono molto più lineari e fanno perdere meno tempo. Inoltre le loro APP per smartphone funzionano meglio

Nel mondo social è importante seguire gli adolescenti e cercare di capire dove vadano, perché di solito sono loro quelli che più di tutti decidono cosa diventerà un trend. E’ stato così per Facebook, poi Twitter, adesso Tumblr e Instagram.

Secondo un recente report di Pew Internet & American Life Project, pare che Facebook sia ancora il re dei social tra gli adolescenti, ma al tempo stesso c’è del risentimento di fondo. Secondo lo studio infatti, Facebook è quella cosa imprescindibile, che non se ne può fare a meno, ma è anche al tempo stesso qualcosa che porta ansia, una continua competizione di popolarità ed è pieno di dramma, dove anche un semplice “like” può essere interpretato in modo sbagliato. Inoltre su Facebook gli adolescenti si sentono in dovere di aggiungere le persone che fanno parte del loro quotidiano, anche se in realtà non vorrebbero.
La fotografia che esce da questo report è chiara e non posso dire che mi sorprenda. Un recente studio ha ipotizzato che Facebook ci rende più tristi.

Facebook-jail
Forse è il momento di far log-off

Non mi piace più

Se pensiamo che siano solo gli adolescenti abbiano un problema con Facebook, ci stiamo sbagliando. Anche gli adulti infatti riscontrano diversi problemi con Mark Zuckerberg e le sue politiche. Un sondaggio realizzato sul sito QuitFacebookDay.com ha evidenziato alcune cause di discontento tra gli utenti.

  • La Privacy, o meglio la mancanza di essa, è il motivo per cui molti utenti decidono di abbandonare Facebook
  • Gli utenti non sanno come vengono usati i loro dati e questo rappresenta un problema.
  • Molti users si sono accorti che Facebook fa perdere loro tempo e decidono di cambiare le loro priorità
  • Altri utenti invece si sono resi conto che Facebook li fa diventare più tristi  e che le amicizie via facebook sono troppo superficiali
  • E infine alcuni si accorgono che Facebook è diventato una vera e propria droga.

Il Futuro di Facebook

Okay, abbiamo raccolto alcune informazioni molto interessanti e ora bisogna vedere cosa significano nel concreto. Il problema è questo, cosa significa tutto questo per il futuro di Facebook?
E’ una domanda da un milione di dollari.
Ad oggi non si possono fare solo che ipotesi. Sinceramente io non sono ottimista, quando penso a Facebook. E ora vi spiego perché con un’altra lista puntellata

  • Facebook Home è stato un discreto insuccesso. Possiamo usare tranquillamente la parola “fail” per descrivere Facebook Home. Non è un problema di sé, ma è solo l’ultimo di una serie di “grandiose innovazioni” che non si sono né innovazioni né grandiose. Anche gli hashtag, annunciati con entusiasmo e già presenti su tutti gli altri social media esistenti, su Facebook non hanno avuto seguito. E non parliamo del “Cosa stai facendo” con le faccine che fa tanto MySpace 2005.
  • Il focus di Facebook è stato spostato. Ci siamo iscritti su Facebook per ritrovare i vecchi amici e seguire un po’ le loro vite. La nostra dashboard erano gli aggiornamenti dei nostri amici. Adesso non più. Facebook sta dando sempre più spazio a contenuti di cui non ci può fregare una mazza. Lo dico in maniera diretta e sincera.
  • Tra poco Facebook introdurrà pubblicità video in autoplay. Infarcire i contenuti con la pubblicità è già problematico, soprattutto perché la maggior parte degli utenti non ha idea di come funzioni il sistema annunci, ma esagerare è sempre un problema. I video potrebbero essere un autogol tremendo.
  • La privacy sui social è difficile da gestire, ma Facebook (e Google) sono quelli che hanno più problemi e quelli più invischiati nella storia della NSA. La cosa, sebbene non sembri, ha avuto un impatto.

L’innovazione rimane comunque il principale cruccio di Facebook. Il concorrente principale di Mark Zuckerberg rimane Google, ma Google ci offre decine di servizi utili di cui non è possibile fare a meno. Facebook è il numero uno dei social, ma è una cosa che durerà? E per quanto?

Mentre scrivevo questo articolo, mi sono accorta che i miei dubbi su Facebook non si riflettono su Twitter o su altri social al momento (anche se sapete che non sono una grande fan di Google+, sapete anche che non penso fallirà mai, più che altro perché Google ce lo fa usare a forza).
In parte credo che le mie preferenze si facciano sentire, ma è anche vero che gli altri social sono più aperti, davvero “social” se così si può dire, hanno pubblicità meno invasiva, funzionano meglio su mobile e sono più “targhetizzati” e sul lungo percorso questa sarà la vera marcia in più.

E voi cosa ne pensate di Facebook? Vi piace oppure vi sentite costretti ad esserci?

Aggiornamento del 13/10/2013Si sta parlando molto del fatto che il reach delle pagine facebook sia diminuito drasticamente negli ultimi tempi con lo scopo di forzare la mano sugli Annunci a pagamento, unico modo per raggiungere un target più ampio. La cosa non è per nulla bella, chiaramente. Al tempo stesso lo spam su Facebook è sempre più un problema. Questi sono altri problemi che si aggiungono al resto.