Quando si parla di Web Marketing c’è una sola costante: non si finisce mai di imparare.
Facebook aggiorna il pannello di controllo delle inserzioni una volta a settimana più o meno, provocandomi scatti d’ira funesta e ogni volta che c’è un aggiornamento prometto a me stessa che “adesso basta, ora me ne vado a fare l’eremita sulla montagna”, salvo poi realizzare che probabilmente senza Wi-Fi riuscirei a resistere più o meno 10 minuti.
Senza contare ovviamente Twitter in crisi che cambia l’algoritmi, Google+ che un giorno è morto e l’altro pure ma forse per la SEO serve, l’importanza di Linkedin per il personal branding e vuoi forse dimenticarti di Pinterest? Sia mai! E lasciamo perdere la diatriba delle replies di Tumblr che ora è di Yahoo, ma forse tra un mese chissà…
E’ un mondo difficile, un mondo in costante aggiornamento.
Così capita che da un giorno all’altro tutti siano là con i nuovi trend del momento: Snapchat, Telegram e Yik Yak.

Snapchat

Cominciamo dal principio: improvvisamente mi sento incredibilmente vecchia. Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Lo ammetto: non capisco Snapchat. Ci ho provato, riprovato, ho sbattuto la testa al muro ed è impossibile che mi senta così a soli 29 anni.
Non è la prima volta tra l’altro che i Social mi fanno sentire incredibilmente “antica”. Non potete capire la fatica di essere su Tumblr, quando i tuoi following hanno un età di media che va dai 16 ai 22 anni. Su Tumblr sono praticamente una nonna. Una nonna strafiga con tatuaggi, che beve solo birra proveniente dalle migliori abbazie belghe e che ha la patente A, ma pur sempre una nonna. Il fatto è che questa gioventù non ha conosciuto i sacrifici della mia generazione: io ho vissuto i tempi del 56k! I giovani d’oggi hanno Netflix e Spotify, io usavo eMule! Ora Snapchattano e io sono rimasta alle chat MSN e alle origini della Social TV!
La guerra generazionale con Snapchat si è fatta più difficile. Qual è lo scopo di Snapchat? Spiegatemelo! Fatemelo capire! Che per ora l’unica cosa per cui lo uso è messaggiare Youtube cercando di essere il meno creepy possibile (ciao Shanti!)

Telegram

Le cose vanno leggermente meglio quando si parla di Telegram. Mi sento rilassata quando parlo di Telegram, perché capisco lo scopo di un’app di messaggistica. Lo scopo di un’app di messaggistica è quello di messaggiare. Certo, c’è anche WhatsApp, ma se siete qua a leggere queste parole sono abbastanza sicura che conosciate già le differenze tra Telegram e WhatsApp da un punto di vista tecnico (più memoria, blablabla) e di marketing (canali, gruppi, blablabla). Lo do per scontato. Telegram mi piace: mi piace perché adoro usare gli Stickers (sono una nonna dal cuore gggiovane). Oltre a questo WhatsApp e Telegram sono sostanzialmente la stessa cosa.

  • Ma i gruppi? I Canali!” – Immagino tutti gli utenti italiani accorrere per poter partecipare al canale di Julius o per seguire i vari bot. Si.
  • Ma la privacy! L’impero di Facebook!” – Come se ce ne fregasse davvero qualcosa (P.S. Non è che la privacy di Telegram sia particolarmente meglio di quella di WhatsApp)
  • Ma gli stickers e le gif” – Secondo me il buon Mark porterà queste innovazioni anche su WhatsApp. Ha già copiato di tutto, perché non dovrebbe copiare anche Telegram? A meno che non si compri anche quello
  • No, adesso usiamo Telegram per comunicare al posto di WhatsApp perché su WhatsApp mi arrivano mille notifiche e almeno così le cose importanti di lavoro le vedo al volo” – Le ultime parole famose di Beatrice che continua ad usare WhatsApp (salvo quando ho Telegram Web chiuso, in quel caso TELEGRAM!) (secondo me Beatrice sotto sotto mi odia)

Yik Yak

Per finire parliamo di Yik Yak. In realtà non c’è molto da dire su Yik Yak, visto che l’app non è ancora disponibile in Italia, ma è da un po’ che ne sento parlare e secondo me potrebbe essere una cosa interessante per il futuro. Per la cronaca Yik Yak è una piattaforma di condivisione anonima ma geolocalizzata.

Yik Yak

E’ un po’ come un Twitter: si possono condividere brevi messaggi di testo. E’ un po’ come Reddit: ogni condivisione può essere votata. Essendo comunque qualcosa che è molto geolocalizzato immaginate tutti gli usi che si potrebbe farne per il proximity marketing *Sbav*
Perché ne parlo se in Italia ancora non è disponibile? Quando arriverà in Italia potrò dire che sono stata la prima a parlarne!
Che io parlavo del ritorno della gif animata nel 2012! E vado in giro a professare Tumblr dal 2011! Inizio a pensare che il mio nome sia Cassandra: dico le cose con anni di anticipo e non mi si considera nessuno.

N.B. Questo lunedì, come avevo promesso, avevo scritto un post sul marketing della nostalgia, collegandomi al discorso del revival di Gilmore girls. Il problema è che non è un post che mi ha convinto per nulla, per cui sono corsa ai ripari ed è nato questo post qui che è molto meno serio rispetto a quello originale, ma anche molto più in tema con gli argomenti che voglio trattare in questo blog. E’ probabile però che decida di condividere ciò che avevo già scritto sul mio profilo Medium.